Lecco: rane e rospi per il Promessi Sposi sottosopra di Antonella Ciceri

Da quando si è deciso di declinare il Manzoni in chiave “pop” ne abbiamo viste tante, per esempio i passaporti dei personaggi e il gin-tonic dei “Promessi sposi”, per citarne almeno un paio di “trovate”. Dunque, alla gran fiera manzoniana può trovare posto anche la mostra di opere dell’olginatese Antonella Ciceri, “I Promessi Sposi sottosopra”, allestita a Villa Manzoni, cornice indubbiamente non da tutti: dodici quadri con rane e rospi nei panni dei personaggi e poi pescioni e altre bestie. Un percorso, quello del “sottosopra” che Ciceri ha già intrapreso da tempo in una serie di paesaggi di lago e che proprio nell’anniversario della morte di Manzoni ha voluto applicare alla rilettura del Romanzo Nazionale.
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Interpretazione originale, senza dubbio. Però, il cronista, presente all’inaugurazione di ieri sera, non fa il critico d’arte, lasciando ad altri più attrezzati oneri e onori. Il cronista fa appunto il cronista, con il compito di registrare gli interventi.
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Mauro Rossetto
A cominciare da quello del direttore di Musei civici, Mauro Rossetto che ha introdotto il momento inaugurale: «Sono tante le manifestazioni organizzate per il centocinquantesimo della morte di Manzoni. Antonella Ciceri ci ha proposto questa sua lettura originale e simbolica e siamo contenti di ospitare questa mostra nel cortile di Villa Manzoni. La mostra sarà usata anche nelle attività didattiche in programma nelle prossime settimane. E può essere efficace per l’immaginario dei ragazzi che quando diventeranno grandi magari ritroveranno la voglia di leggere “I Promessi Sposi”  che è un romanzo complicato come diceva lo stesso Manzoni e che, sono convinto, sia da leggere da adulti».
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Barbara Cattaneo
L’ex direttrice degli stessi musei Barbara Cattaneo ha aggiunto: «Il tema sono “I Promessi sposi” in una interpretazione personale. Sottosopra: il sopra è quello che vede l’occhio umano e il sotto è appunto il lago. Ciò in stretto senso geografico. Ma possiamo anche parlare di un sottosopra che è un mondo interiore: il sopra che si vede e il sotto che è l’inconscio collettivo. Una visione intima che può rimandare alla psicanalisi e alla psicologia. Antonella Ciceri ama dipingere animali e in questo caso c’è l’anfibio che è l’animale simbolo del sottosopra. Mi ha molto divertita. Ci sono spunti iconografici che fanno pensare a Bosh: il simbolico, l’onirico e il fantastico rielaborati in chiave moderna. Certo, Ciceri non raggiunge il livello della pittura di Bosh, ma l’universo è quello. E sotto l’aspetto manzoniano ci sono molte cose divertenti come Renzo e Lucia che, una volta sposati, se ne vanno con una Moto Guzzi ed è un legame con il territorio. Questa mostra è stata preparata per 150 della morte del Manzoni ed è un bell’omaggio».
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Antonella Ciceri

Da parte sua, l’autrice ha guidato i presenti in una visita alla mostra spiegandone i dettagli. Per esempio, Lucia: a rappresentarla un “assolotto”, un tipo di salamandra «che si è scoperto in grado di autorigenerarsi per il 75% del proprio corpo» e che negli ultimi tempi è oggetto di particolari studi scientifici.

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Assente per impegni l’assessore alla cultura Simona Piazza che aveva comunque affidato il proprio commento al comunicato ufficiale di annuncio della mostra diramato nei giorni scorsi dal Comune: «Una mostra – le sue parole - che trova spazio nella rassegna “1873-2023 Una città per Manzoni" e che omaggia l'esperienza artistica della pittrice Antonella Ciceri. Questa è, per i visitatori, l'opportunità di scoprire una Lecco e un romanzo insoliti, stante il capovolgimento di un elemento fondamentale del nostro territorio, come l'acqua del lago, e lo svelamento di peculiarità e caratteristiche del nostro paesaggio».
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La mostra resterà allestita fino al 22 ottobre, visitabile nei periodi di apertura di Villa Manzoni: il martedì dalle 10 alle 14 e poi da mercoledì a domenica dalle10 alle 18. Ingresso libero.
D.C.
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