Lecco: pronto il piano cimiteri. A Castello forno, giardino delle rimembranze e area per non cristiani

Si è concluso martedì il lungo lavoro della commissione seconda sul Piano regolatore cimiteriale. Si tratta di un iter durato mesi che ha impegnato i commissari, guidati dall’assessore Roberto Pietrobelli e dall’architetto Marco Turati, per ben sei sessioni e che ha portato all’elaborazione del documento che verrà sottoposto all’approvazione della Giunta. 
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Nel Piano sono contemplati, appunto, tutti quegli elementi sviscerati durante gli approfondimenti e i dibattiti condotti con grande spirito di collaborazione all’interno della commissione nei mesi scorsi, che sono stati sintetizzati nel documento letto dall’assessore durante la riunione di martedì, ultima occasione per raccogliere osservazioni e modifiche da parte dei consiglieri.
Il primo punto riguarda il destino dei vari spazi per il riposo dei defunti. Nel Piano viene chiarito che l’utilizzo dei colombari non presenta criticità ma che vanno attenzionate altre forme di sepoltura. Per questo è prevista la redazione di un piano di estumulazioni da loculi e tumuli e un monitoraggio annuale dell’attività svolta, con l’elaborazione di una previsione per l’anno successivo. Un altro obiettivo è la trasformazione dei loculi in cinerari o ossari: chiedendo una deroga ad ATS da un loculo se ne ricaverebbero quattro. Se si ottenesse la deroga sarebbe poi necessario elaborare un progetto complessivo per questa conversione, diversamente bisognerebbe trovare nuovi spazi dove realizzare cinerari e ossari: quelli papabili potrebbero essere l’area verde a Sud-Est del cimitero di Castello oppure i giardini all’interno del Monumentale, con costi non di poco conto. 
Per quanto riguarda invece la sepoltura di persone di religione diversa da quella cattolica sono state individuate due aree all’interno del campo santo di Castello: la zona libera dietro alla chiesetta centrale e il lato a Sud del nuovo condominio. 
Un tema delicato riguarda il polo crematorio di cui al momento la città è sprovvista, costringendo i cittadini della provincia a rivolgersi ad altri territori per tale servizio. 
Conditio sine qua non per poter realizzare il forno crematorio, qualora Regione Lombardia aprisse un nuovo bando, è la sua previsione all’interno del Piano regolatore cimiteriale, motivo per cui dopo vari ragionamenti è stato inserito nel documento. L’eventuale polo sarà ubicato nel cimitero di Castello, inizialmente si pensava di dover espropriare parte dell’area dell’adiacente attività economica Dell’Oro Luigi, invece è stato riesumato uno studio di fattibilità realizzato da un operatore privato nel 2016 su richiesta del Comune che è riuscito a inserirlo all’interno dell’attuale confine del cimitero. È previsto nella zona Sud-Est in un’area oggi destinata a depositi e sarebbe completo di tre sale per il commiato. 
Sempre nel campo santo di Castello è prevista nel Piano anche la realizzazione del giardino delle rimembranze per la dispersione delle ceneri. 
Un altro punto riguarda la valorizzazione dei due luoghi inseriti nella Route europea dei cimiteri: Laorca e il Monumentale. “Questo prestigioso riconoscimento ci impone delle riflessioni sui problemi di conservazione e sicurezza che i due cimiteri presentano” ha spiegato Pietrobelli che, tradotto, significa programmare per tempo gli interventi di manutenzione necessari, ma anche immaginare dei cartelloni storici e dei percorsi artistici che contribuiscano a sensibilizzare e coinvolgere cittadini e turisti. 
Un ultimo aspetto previsto dal Piano è la realizzazione di una consulta di politici e tecnici che presidi e monitori l’applicazione di quanto stabilito dal Piano. A tal proposito Simone Briganti ha suggerito di creare un gruppo di lavoro tecnico a livello del personale degli uffici per permettere appunto di trasformare in prassi concreta quanto scritto a livello programmatico.
M.V.
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