Mandello: strumenti musicali da tutto il mondo in mostra con il prof. Cefalù
Porte aperte alla storia, al passato, attraverso i segreti e le magie dell'affascinante mondo dei suoni. A guidare alla scoperta degli strumenti musicali provenienti da tutte le parti del pianeta ed esposti nei giorni scorsi in sala civica a Mandello del Lario è stato il professor Franco Cefalù, che ha portato all'attenzione dei visitatori i frutti della sua passione maturata da docente, ora in pensione, e da direttore di Bande del territorio. ![cefalu__1_.jpg (124 KB)](/public/filemanager/pub_files/2023/Ottobre/cefalu__1_.jpg)
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La mostra è stata anche un momento per accendere i riflettori sulla realtà dell'associazione V.I.A. (Vita insieme autogestita) con sede Mandello, che da anni si mette a disposizione delle persone con disabilità per una quotidianità dove le barriere mentali e architettoniche non costituiscano più una limitazione.![cefalu__4_.jpg (128 KB)](/public/filemanager/pub_files/2023/Ottobre/cefalu__4_.jpg)
L'esposizione, per il suo valore, meriterebbe una "tutela internazionale": in mostra strumenti a fiato e a percussione, ma anche altri ricavati dalla semplice trasformazione di prodotti della terra - vedi le zucche - per produrre suoni, quelli che il professor Cefalù ha portato nelle sue lezioni per far meglio comprendere agli studenti il contenuto della materia insegnata.
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Ancora, nella sezione dedicata all'Africa erano visibili sonagli di serpente e un tamburo ad acqua, tra le chitarre il mandolino brianzolo, nato tra il 1847 e il 1920, tra gli strumenti a fiato la tromba tibetana e il corno francese, e infine tra gli organetti la “concertina” Paolo Soprani di Castelfidardo risalente al 1890, parte di una campionatura prodotta in pezzi limitati.
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“Amo tutti, dal primo all'ultimo, i tantissimi strumenti qui esposti, senza distinzione alcuna" ha commentato Franco Cefalù, a cui va il plauso e il merito per questa mostra veicolo di nuove conoscenze ma anche di solidarietà. La sua iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Comune di Mandello del Lario.
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Ancora, nella sezione dedicata all'Africa erano visibili sonagli di serpente e un tamburo ad acqua, tra le chitarre il mandolino brianzolo, nato tra il 1847 e il 1920, tra gli strumenti a fiato la tromba tibetana e il corno francese, e infine tra gli organetti la “concertina” Paolo Soprani di Castelfidardo risalente al 1890, parte di una campionatura prodotta in pezzi limitati.
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