Mandello: strumenti musicali da tutto il mondo in mostra con il prof. Cefalù
Porte aperte alla storia, al passato, attraverso i segreti e le magie dell'affascinante mondo dei suoni. A guidare alla scoperta degli strumenti musicali provenienti da tutte le parti del pianeta ed esposti nei giorni scorsi in sala civica a Mandello del Lario è stato il professor Franco Cefalù, che ha portato all'attenzione dei visitatori i frutti della sua passione maturata da docente, ora in pensione, e da direttore di Bande del territorio.
La mostra è stata anche un momento per accendere i riflettori sulla realtà dell'associazione V.I.A. (Vita insieme autogestita) con sede Mandello, che da anni si mette a disposizione delle persone con disabilità per una quotidianità dove le barriere mentali e architettoniche non costituiscano più una limitazione.
L'esposizione, per il suo valore, meriterebbe una "tutela internazionale": in mostra strumenti a fiato e a percussione, ma anche altri ricavati dalla semplice trasformazione di prodotti della terra - vedi le zucche - per produrre suoni, quelli che il professor Cefalù ha portato nelle sue lezioni per far meglio comprendere agli studenti il contenuto della materia insegnata.
Ancora, nella sezione dedicata all'Africa erano visibili sonagli di serpente e un tamburo ad acqua, tra le chitarre il mandolino brianzolo, nato tra il 1847 e il 1920, tra gli strumenti a fiato la tromba tibetana e il corno francese, e infine tra gli organetti la “concertina” Paolo Soprani di Castelfidardo risalente al 1890, parte di una campionatura prodotta in pezzi limitati.
“Amo tutti, dal primo all'ultimo, i tantissimi strumenti qui esposti, senza distinzione alcuna" ha commentato Franco Cefalù, a cui va il plauso e il merito per questa mostra veicolo di nuove conoscenze ma anche di solidarietà. La sua iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Comune di Mandello del Lario.
Ancora, nella sezione dedicata all'Africa erano visibili sonagli di serpente e un tamburo ad acqua, tra le chitarre il mandolino brianzolo, nato tra il 1847 e il 1920, tra gli strumenti a fiato la tromba tibetana e il corno francese, e infine tra gli organetti la “concertina” Paolo Soprani di Castelfidardo risalente al 1890, parte di una campionatura prodotta in pezzi limitati.
“Amo tutti, dal primo all'ultimo, i tantissimi strumenti qui esposti, senza distinzione alcuna" ha commentato Franco Cefalù, a cui va il plauso e il merito per questa mostra veicolo di nuove conoscenze ma anche di solidarietà. La sua iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Comune di Mandello del Lario.
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