Manzoni: convocato per la cataratta dopo due anni di attesa, 82enne è rimandato a casa. Idem per una 92enne in lista da 4

Riceviamo e pubblichiamo
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Ci chiamiamo Adolfo F. e Mattia F.. Abitiamo a Calolziocorte e siamo padre e figlio. 
Oggi, 2 ottobre, ci siamo recati presso l'ospedale di Lecco perché Adolfo, che ha 82 anni, doveva effettuare alle ore 9.15 un intervento di cataratta all'occhio sinistro, presso il centro ambulatoriale al piano meno 1. Così era scritto sul messaggio arrivato ad Adolfo sul suo telefonino a fine settembre dal Cup - centro unico prenotazioni - dopo due anni di attesa. Adolfo per sicurezza aveva chiamato il Cup e gli avevano confermato quanto scritto. Pertanto stamattina ci siamo portati sul posto, tranquilli. Quando è toccato il nostro turno Adolfo si è sentito dire che oggi non veniva effettuato alcun intervento di cataratta. Siamo rimasti basiti sul momento (e leggermente arrabbiati).
Ci è poi stato detto da una responsabile che spiaceva ma doveva esserci stato qualche errore e che non sapevano quando avrebbero richiamato Adolfo. 
Abbiamo deciso di non lasciare cadere la cosa e ci siamo recati presso l'ufficio relazioni col pubblico per le nostre rimostranze. Qui l'impiegato è stato sostituito dal responsabile dell'ufficio il quale ha tergiversato per un pò dicendo che avrebbe dovuto chiamare altri uffici per capire cosa era successo, aggiungendo poi che dall'oculistica sono andati via ultimamente alcuni medici.
Comunque non soddisfatti delle risposte abbiamo compilato un foglio di reclamo ufficiale di cui ci siam fatti fare una copia. Il responsabile dell'ufficio ci ha detto che ci avrebbero risposto dopo circa una settimana.
Ma la sorpresa è venuta quasi alla fine ovvero nel momento in cui un'altra signora si è presentata anche lei lì per un reclamo scritto dicendoci che stamattina aveva fatto portare con un'ambulanza a pagamento la madre di 92 anni per l'intervento alla cataratta previsto per oggi e aspettato da quattro anni: doveva essere mezz'ora prima di quello di Adolfo ma anche per lei non si è fatto nulla, senza fornire alcuna spiegazione plausibile. 
Noi - Mattia e Adolfo - vi abbiamo scritto con la speranza che si possa pubblicare il nostro intervento (anche un sunto) in modo che cose del genere non accadano più a tutela soprattutto dei nostri anziani, già fragili.
Adolfo e Mattia F.
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