Lecco: 'bisogna amare altrimenti non si vive'. Comunità in festa per la Madonna del Rosario

“Fermiamoci un attimo, riflettiamo sulla nostra vita e chiediamoci: ma io quale principio seguo? A quale ordine obbedisco?”. È una domanda solo all’apparenza semplice quella che Monsignor Davide Milani ha posto ai fedeli durante l’omelia della messa solenne per la festa della Madonna del Rosario, ovvero la festa della comunità pastorale che racchiude San Nicolò in Lecco, San Materno in Pescarenico, San Carlo in Malgrate e il Santuario Beata Vergine della Vittoria.
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Monsignor Davide Milani

Alla celebrazione hanno partecipato tutte le autorità cittadine, tra cui il Prefetto Sergio Pomponio, il sindaco Mauro Gattinoni e il vicepresidente della Provincia Mattia Micheli. “A quella domanda non esiste una risposta giusta bensì una risposta vera che ognuno deve dare a sé stesso. Molti decidono di non darsi alcuna regola e di adattarsi ai principi che seguono gli altri. Tuttavia, non è possibile vivere seguendo mille principi diversi” ha proseguito il prevosto di Lecco. “Farlo significa galleggiare ed è meglio avere un principio sbagliato piuttosto che galleggiare. Chi vive galleggiando non dà una direzione precisa al proprio cammino e rischia di rovinare la propria esistenza”. 

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Oggi, tra le altre cose, cade anche il sesto anniversario dall’arrivo di Monsignor Davide Milani all’ombra del Resegone.
“Se ora non l’avete, possiamo lavorare tutti insieme affinché ognuno trovi quella regola in grado di dare ordine alla propria vita. Nel brano di Vangelo che abbiamo ascoltato, Gesù indica come grandi comandamenti “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e tutta la tua mente” e “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. Gesù dà quest’indicazione rispondendo ad una domanda postagli da persone piene di odio” ha evidenziato Monsignor Milani. “Notate, Egli usa il futuro e non il presente come ci aspetteremmo. Ciò accade perché la decisione di amare non può essere immediata. Amare è un cammino in cui ci si sforza e si sbaglia. Non basta adempiere ai nostri compiti, bisogna anche amare altrimenti non si vive”. 
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Ma come si fa ad amare in un momento in cui, come all’epoca di Gesù, la polemica sembra diventata “il pane del nostro stare insieme”? “Per amare bisogna far entrare l’altro nella propria vita, nel proprio cuore, nei propri pensieri e ragionamenti. Solo se contempliamo l’altro accanto a noi possiamo amarlo” ha sottolineato il prevosto. 
Terminata la celebrazione, il sacerdote ha invitato i fedeli non solo a pregare tutti insieme percorrendo le vie del centro ma anche ad “amare la nostra città iniziando ad accogliere nel nostro cuore i volti concreti di chi la abita”.
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Su queste parole, ha preso il via la processione. Accompagnato dalla Banda Manzoni, il corteo ha percorso Via San Nicolò, Via Resinelli, Largo Montenero, Via Volta, Via Cavour, Via Mascari ed è tornato sul sagrato della Basilica. Lì, dopo la benedizione, Monsignor Milani ha rivolto un ultimo invito ai presenti. “I lavori di realizzazione del nuovo oratorio procedono spediti e dovrebbero concludersi il prossimo anno. Non vogliamo costruire solo i muri ma anche la comunità che lo abiterà. Come consiglio pastorale stiamo ragionando su come coinvolgere i più giovani nell’esperienza della fede. Vi invito a pregare in particolare proprio per loro, per le giovani generazioni”. 
A.Bes.
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