Chiarimenti sull'accaduto nel 2021 e sulla recente inchiesta
Riceviamo e pubblichiamo
A seguito delle recenti notizie di stampa, in alcuni casi errate e fuorvianti, in merito al coinvolgimento di ex dipendenti di Silea Spa nelle recenti inchieste antimafia si ritiene utile ribadire quanto segue, al fine di una corretta informazione e adeguata ricostruzione delle diverse azioni messe in atto dall’azienda per contrastare ogni possibile illecito.
Silea ribadisce di aver sempre agito nell’interesse dei Comuni soci e della collettività locale, nella consapevolezza del proprio ruolo di società pubblica al servizio del territorio.
A fronte della routinaria procedura di certificazione rilasciata dalla Prefettura di Lecco su richiesta di Silea (la c.d. “white list”), nel marzo 2021 la stessa Prefettura segnalava la presenza all’interno dell’azienda di alcuni dipendenti vicini agli ambienti della criminalità calabrese operante nel territorio lecchese. L’informativa faceva riferimento a comportamenti e frequentazioni che avvenivano al di fuori dell’attività lavorativa ed aziendale.
Prima di allora, mai nessuna segnalazione o altro tipo di comunicazione in tal senso era stata portata all’attenzione di Silea, da parte degli organi giudiziari o dalle Forze dell’ordine.
Appena ricevuta tale comunicazione Silea si è immediatamente attivata per recidere qualsiasi rischio (anche solo potenziale) di infiltrazione mafiosa, attivando le procedure di licenziamento per i dipendenti segnalati dalla Prefettura.
A differenza di quanto erroneamente riportato da alcuni media, Silea non ha dunque richiesto agli ex dipendenti di “rassegnare le dimissioni in cambio di una lauta buonuscita”: le vicende si sono infatti risolte davanti al Tribunale di Lecco.
Negli ultimi anni, la società ha avviato un percorso di radicale cambiamento, riposizionando la propria missione strategica nel settore dell’economia circolare ed accreditandosi come esempio di azienda virtuosa ed innovativa a livello regionale e nazionale.
Gli sforzi degli oltre cento dipendenti attualmente in forza all’azienda sono costantemente orientati a far bene il proprio lavoro, su tanti fronti, con orgoglio e attaccamento alla nostra comunità.
Abbiamo la certezza di operare quotidianamente avendo come costante riferimento il rispetto delle norme e l’idea di essere a servizio delle istituzioni. Di essere una risorsa del territorio.
Nel corso della sua storia, Silea non è mai stata coinvolta in procedimenti legati alla gestione del ciclo dei rifiuti, settore notoriamente suscettibile di fatti di rilevanza penale.
Riteniamo che la nostra struttura di governance “multilivello” (Consiglio di Amministrazione; Collegio sindacale; revisori dei Conti; Organismo di Vigilanza; Responsabile anticorruzione; Comitato ristretto dei soci; Assemblea intercomunale; Assemblea dei soci) garantisca la massima condivisione delle scelte societarie ed un efficace modello di controllo.
I fatti del 2021, a fronte dei quali in ogni caso abbiamo prontamente reagito con azioni drastiche, ci sono serviti per rinforzarci e migliorare ulteriormente. Oltre ai licenziamenti, nel 2021 abbiamo adottato uno “Codice Antimafia” - uno strumento del quale sono dotate pochissime realtà a livello nazionale - che prevede, tra l’altro, diverse forme di coordinamento con la Prefettura.
Sul fronte delle vicende giudiziarie degli ultimi giorni, le uniche informazioni delle quali disponiamo sono quelle che apprendiamo dalla stampa.
Siamo convinti del nostro operato, e - come sempre fatto e come più volte riconosciuto - continueremo ad essere a disposizione delle Forze dell’ordine e dell’Autorità Giudiziaria, per rinforzare il fronte del contrasto alla criminalità organizzata nel nostro territorio, in tutte le sue forme.