Lecco, Operazione Karphatos: Parolari chiede di convocare la commissione antimafia
Il consigliere comunale di Lecco della Lega, Stefano Parolari, membro pro tempore della commissione Antimafia, stamattina ha chiesto formalmente al presidente del Consiglio comunale Roberto Nigriello di attivarsi per la convocazione la commissione stessa.
“L’operazione Karphatos, condotta dal procuratore Nicola Gratteri della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha coinvolto il territorio lecchese come emerso nei giorni scorsi da vari articoli di stampa” spiegano dalla Lega attraverso una nota. “La società Silea, gestore del servizio di raccolta rifiuti e di altri servizi per il comune di Lecco e molti municipi della Provincia di Lecco, è oggetto di indagine come luogo di infiltrazione di ‘ndrangheta”, è messo poi nero su bianco con riferimento evidentemente ad uno degli indagati, Beniamino Bianco, ex dirigente della municipalizzata, nei confronti dei quali i PM della DDA ipotizzano il reato di concorso esterno all’organizzazione mafiosa per aver – sempre chiaramente nella ricostruzione degli inquirenti – favorito l’assunzione di alcuni soggetti vicini alla consorteria.
Parolari ritiene che “la commissione debba avere come relatori i rappresentanti di Silea, di cui il Sindaco pro tempore del nostro comune risulta essere Presidente del Consiglio di rappresentanza o Assemblea dei Sindaci. Siamo in fase d’indagine e non di condanna” sottolinea Parolari, precisando come “il consiglio comunale deve obbligatoriamente informarsi e essere informato”.
La richiesta di convocazione della commissione Antimafia “non ha scopo di battaglia politica”, ma di tutela delle istituzioni.
“L’operazione Karphatos, condotta dal procuratore Nicola Gratteri della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha coinvolto il territorio lecchese come emerso nei giorni scorsi da vari articoli di stampa” spiegano dalla Lega attraverso una nota. “La società Silea, gestore del servizio di raccolta rifiuti e di altri servizi per il comune di Lecco e molti municipi della Provincia di Lecco, è oggetto di indagine come luogo di infiltrazione di ‘ndrangheta”, è messo poi nero su bianco con riferimento evidentemente ad uno degli indagati, Beniamino Bianco, ex dirigente della municipalizzata, nei confronti dei quali i PM della DDA ipotizzano il reato di concorso esterno all’organizzazione mafiosa per aver – sempre chiaramente nella ricostruzione degli inquirenti – favorito l’assunzione di alcuni soggetti vicini alla consorteria.
Parolari ritiene che “la commissione debba avere come relatori i rappresentanti di Silea, di cui il Sindaco pro tempore del nostro comune risulta essere Presidente del Consiglio di rappresentanza o Assemblea dei Sindaci. Siamo in fase d’indagine e non di condanna” sottolinea Parolari, precisando come “il consiglio comunale deve obbligatoriamente informarsi e essere informato”.
La richiesta di convocazione della commissione Antimafia “non ha scopo di battaglia politica”, ma di tutela delle istituzioni.