Olginate: il costo della nuova palestra sale a 1.4 milioni di euro. La minoranza vota 'contro'
Da 850.000 euro a oltre 1.4 milioni. Ha fatto discutere nella serata di ieri, mercoledì 27 settembre, in Consiglio a Olginate l'importante gap tra la previsione iniziale e la spesa resasi ora effettivamente necessaria per la realizzazione della nuova palestrina ad uso della Scuola Primaria di via Campagnola, per cui il Comune si è aggiudicato nel luglio 2022 un significativo contributo dal PNRR che sembrava poter coprire interamente i costi. Non è stato così, motivo per cui l'ente ha dovuto procedere a una corposa variazione di bilancio per inserire un'integrazione di 228.000 euro dallo stesso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nonchè i fondi propri necessari per completare l'investimento (nella delibera anche i 670.000 euro ottenuti per gli attesi lavori di sistemazione idraulica di via Postale Vecchia).
"O qualcuno ha sbagliato con il progetto o qualcun altro non ha ben controllato lo studio di fattibilità tecnico-economica" ha commentato il capogruppo di minoranza Riccardo De Capitani legando proprio all'evidente divario di spesa per la palestra la scelta di "bocciare" la variazione. "Non riesco a spiegarmi questo gap così importante, perché va bene sentirsi dire che verranno realizzate delle palificazioni - un intervento del costo di "soli" 200.000 euro sui quasi 600.000 aggiunti - ma è anche vero che il terreno in questione è lo stesso sul quale si sta già lavorando per la costruzione del nuovo centro cottura. Credo che investire una cifra così significativa, presa in gran parte dalle casse comunali, sia una scelta discutibile, per quanto io rimanga convinto della bontà dell'opera".
Immediata la replica del sindaco Marco Passoni: "Abbiamo presentato i due progetti per palestrina e mensa quasi in contemporanea, con lo stesso architetto, e il Ministero li ha accettati entrambi. Poi per il primo intervento si sono allungati un po' i tempi, perciò sapevamo che l'esecutivo avrebbe avuto bisogno di una rivisitazione. Siamo quindi arrivati a questo punto, ma a conti fatti il nostro Comune investe solo il 25% del totale su questa opera, grazie al finanziamento del PNRR. E credo che se capitasse la stessa cosa su molti altri fronti sarebbe un ottimo risultato per noi".
"La palestra doveva avere certi requisiti e un determinato prezzo al metro quadrato" ha proseguito il primo cittadino. "Probabilmente senza i fondi del nostro avanzo avremmo dovuto rinunciare al progetto o rivederlo in maniera importante, ma fortunatamente non è stato così. I lavori dovranno essere aggiudicati entro la fine dell'anno, dopodichè prenderanno il via in dieci mesi (così come quelli per via Postale Vecchia, almeno in linea teorica). Inoltre abbiamo incassato anche 350.000 euro dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) per un intervento sull'asilo "Charlie Chaplin" del valore totale di 970.000 euro. E tutto ciò prestando attenzione alla spesa corrente, che nei prossimi anni, una volta archiviati questi grandi investimenti, ci metterà di fronte alla sfida di aumentare i fondi disponibili, per esempio per le piccole manutenzioni ordinarie".
La variazione di bilancio, alla quale dovrebbe farne seguito un'altra a breve, è stata quindi approvata con il voto contrario del gruppo di opposizione. Soddisfatta, invece, la maggioranza, con Elena Invernizzi che ha sostenuto come, piuttosto, sarebbe stato "incosciente" perdere il sostanzioso contributo del PNRR pur di non intervenire sul progetto con fondi comunali, in un momento senza particolari difficoltà di bilancio.
"O qualcuno ha sbagliato con il progetto o qualcun altro non ha ben controllato lo studio di fattibilità tecnico-economica" ha commentato il capogruppo di minoranza Riccardo De Capitani legando proprio all'evidente divario di spesa per la palestra la scelta di "bocciare" la variazione. "Non riesco a spiegarmi questo gap così importante, perché va bene sentirsi dire che verranno realizzate delle palificazioni - un intervento del costo di "soli" 200.000 euro sui quasi 600.000 aggiunti - ma è anche vero che il terreno in questione è lo stesso sul quale si sta già lavorando per la costruzione del nuovo centro cottura. Credo che investire una cifra così significativa, presa in gran parte dalle casse comunali, sia una scelta discutibile, per quanto io rimanga convinto della bontà dell'opera".
Immediata la replica del sindaco Marco Passoni: "Abbiamo presentato i due progetti per palestrina e mensa quasi in contemporanea, con lo stesso architetto, e il Ministero li ha accettati entrambi. Poi per il primo intervento si sono allungati un po' i tempi, perciò sapevamo che l'esecutivo avrebbe avuto bisogno di una rivisitazione. Siamo quindi arrivati a questo punto, ma a conti fatti il nostro Comune investe solo il 25% del totale su questa opera, grazie al finanziamento del PNRR. E credo che se capitasse la stessa cosa su molti altri fronti sarebbe un ottimo risultato per noi".
"La palestra doveva avere certi requisiti e un determinato prezzo al metro quadrato" ha proseguito il primo cittadino. "Probabilmente senza i fondi del nostro avanzo avremmo dovuto rinunciare al progetto o rivederlo in maniera importante, ma fortunatamente non è stato così. I lavori dovranno essere aggiudicati entro la fine dell'anno, dopodichè prenderanno il via in dieci mesi (così come quelli per via Postale Vecchia, almeno in linea teorica). Inoltre abbiamo incassato anche 350.000 euro dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) per un intervento sull'asilo "Charlie Chaplin" del valore totale di 970.000 euro. E tutto ciò prestando attenzione alla spesa corrente, che nei prossimi anni, una volta archiviati questi grandi investimenti, ci metterà di fronte alla sfida di aumentare i fondi disponibili, per esempio per le piccole manutenzioni ordinarie".
La variazione di bilancio, alla quale dovrebbe farne seguito un'altra a breve, è stata quindi approvata con il voto contrario del gruppo di opposizione. Soddisfatta, invece, la maggioranza, con Elena Invernizzi che ha sostenuto come, piuttosto, sarebbe stato "incosciente" perdere il sostanzioso contributo del PNRR pur di non intervenire sul progetto con fondi comunali, in un momento senza particolari difficoltà di bilancio.
B.P.