Erve: altra reunion per i 'ragazzi' della classe 1952
"Dove sono gli amici, là sono le ricchezze" diceva Plauto, e i "ragazzi" del 1952 nati a Erve lo sanno bene, tanto che per sottolinearlo si ritrovano spesso per festeggiare la vita e le loro memorie perché - come raccontano dopo la loro ultima recente reunion - re-incontrarsi è ricordare, rinnovare e rivivere, condividendo aneddoti ed episodi buffi o meno ridanciani, di esperienze comuni e fondamentali vissute durante l'infanzia e la prima giovinezza.
Lo spiega ampiamente anche Sant'Agostino: "Quando ci si vuol bene, e tra chi parla e chi ascolta c'è una comunione profonda (...), chi ascolta si identifica in chi parla e chi parla in chi ascolta (...). E ciò è tanto più, quanto più siamo amici: poichè l'amicizia ci fa sentire di nuovo, dal di dentro, quel che provano i nostri amici".
La conclusione? "Non perdiamoci mai di vista, e "a ritrovarci" al prossimo festeggiamento".
Lo spiega ampiamente anche Sant'Agostino: "Quando ci si vuol bene, e tra chi parla e chi ascolta c'è una comunione profonda (...), chi ascolta si identifica in chi parla e chi parla in chi ascolta (...). E ciò è tanto più, quanto più siamo amici: poichè l'amicizia ci fa sentire di nuovo, dal di dentro, quel che provano i nostri amici".
La conclusione? "Non perdiamoci mai di vista, e "a ritrovarci" al prossimo festeggiamento".