Maggianico: 'Alla scoperta dei lavatoi', inusuale mostra dal 30
L’associazione culturale Lumis Arte, con la collaborazione del Circolo Fratelli Figini, il patrocinio di Comune di Lecco e Provincia di Lecco, è lieta di presentare la mostra Alla ricerca dei lavatoi, che esporrà le ricerche condotte da Daniele Re sull’uso espressivo della luce. In particolare saranno visibili le fotografie realizzate con il light painting della serie dedicata ad alcuni lavatoi, situati in vari luoghi nella provincia di Lecco. L’esposizione sarà inaugurata sabato 30 settembre alle ore 18.30 nella sala espositiva del Circolo Figini di Maggianico. In quest’occasione sarà possibile incontrare l'autore Daniele Re.
La serie Alla ricerca dei lavatoi (2021-2023) costituisce una documentazione dei lavatoi presenti prevalentemente nel territorio lecchese e una interpretazione della loro antica funzione pratica. Qui la luce diventa l’elemento attivo che scrive i percorsi dell’acqua o delle lavandaie ora assenti. I fasci azzurri, indice di questa presenza incorporea, sono realizzati con il movimento continuo di una torcia sopra la vasca. I lavatoi scelti sono generalmente collocati al limite tra la città e la campagna, o nelle piazze di piccoli comuni o frazioni, dove sono quasi sempre stati inglobati nelle abitazioni.
Oggi i lavatoi sono luoghi marginali, a volte dimenticati e inutilizzati da anni, sono luoghi solitari abitati dall’acqua e dall’assenza. Sono ambienti carichi di una vitalità sopita e misteriosa che un tempo aggregava la vita delle comunità e dava valore al paesaggio.
In queste fotografie Daniele Re adatta la sua peculiare ricerca sul tempo alla fotografia digitale. La ripresa digitale è quindi oggetto di forti manipolazioni cromatiche proprio per rendere evidente la sua disgregazione all’interno del suo processo di creazione.
Visita guidata venerdì 27 ottobre, ore 20:30
La visita guidata si svolgerà al buio, perciò i visitatori saranno invitati a portare una torcia (anche quella del proprio telefono cellulare va bene) che servirà per illuminare le fotografie scattate con la tecnica del light painting. In questo modo i visitatori potranno scoprire e ricreare le immagini di Daniele Re attraverso lo stesso gioco di luci e buio con cui sono state scattate.
Daniele Re (Lecco, 1991) si interessa da tempo alla cultura visuale. Durante gli studi superiori, si avvicina all'arte, alla letteratura e alla fotografia. Nel 2012 si diploma all’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Prosegue il suo percorso di studi all’Università di Bergamo dove, con il prof. Elio Grazioli, si laurea in Lettere con una tesi triennale dedicata al fotografo lecchese Giuseppe Pessina (1879-1973) e successivamente in Culture Moderne Comparate con una tesi magistrale incentrata sui rapporti tra arte e fotografia, dedicata a Luigi Erba. Durante gli anni universitari collabora con il Si.M.U.L. (Sistema Museale Urbano Lecchese) per lo studio, la conservazione e la valorizzazione del Fondo Fotografico Pessina, da cui nasce il primo lavoro di tesi. Inoltre svolge attività di curatela per le mostre temporanee dello stesso fondo (“Giuseppe Pessina. L'Esposizione Internazionale di Milano del 1906” del 2015 e “Materiali per la memoria. Le fotografie di Giuseppe Pessina” del 2016) e di altri allestimenti permanenti (“Please touch me. Ad occhi chiusi nel museo #1” del 2017) e temporanei (“Nel segno della montagna” del 2019 e “Il fiume Adda. Di immagine in immagine, tra tempo e luce” del 2020-21).
Dal 2010, come supporto alla sua ricerca dedicata allo scorrere del tempo, alle stratificazioni visive e alla materia della luce, usa la fotografia analogica realizzata principalmente con il foro stenopeico. Le serie “Sfidiamo il tempo” (2012-2018), “Il fiume Adda” (2017-2021), “Sovrapposizioni” (2021) partono da una ripresa su tradizionale pellicola fotosensibile; i negativi ottenuti sono scansionati e lavorati nella camera chiara del pc; infine, le fotografie sono stampate a getto di inchiostro su carta cotone. Gli ultimi sviluppi di questa ricerca sono stati esposti nella mostra “Stratificazioni. Fotografie per un’iconografia impossibile” (2022) all’Eremo di Monte Barro come sintesi finale della sua indagine. Con la serie “Affacci sul lago”, esposta nella mostra “Riflessi tra pittura e fotografia” (2022) realizzata assieme al pittore Donato Frisia Jr., presenta fotografie dall’approccio più narrativo. Affini a questa modalità di lavoro sono anche le fotografie inserite nel progetto “Alchimia Arte della Natura” (2021-2023) e presentate alla relativa mostra all’Eremo di Monte Barro.
Per la locandina con tutte le informazioni sulla mostra, clicca qui.
La serie Alla ricerca dei lavatoi (2021-2023) costituisce una documentazione dei lavatoi presenti prevalentemente nel territorio lecchese e una interpretazione della loro antica funzione pratica. Qui la luce diventa l’elemento attivo che scrive i percorsi dell’acqua o delle lavandaie ora assenti. I fasci azzurri, indice di questa presenza incorporea, sono realizzati con il movimento continuo di una torcia sopra la vasca. I lavatoi scelti sono generalmente collocati al limite tra la città e la campagna, o nelle piazze di piccoli comuni o frazioni, dove sono quasi sempre stati inglobati nelle abitazioni.
Oggi i lavatoi sono luoghi marginali, a volte dimenticati e inutilizzati da anni, sono luoghi solitari abitati dall’acqua e dall’assenza. Sono ambienti carichi di una vitalità sopita e misteriosa che un tempo aggregava la vita delle comunità e dava valore al paesaggio.
In queste fotografie Daniele Re adatta la sua peculiare ricerca sul tempo alla fotografia digitale. La ripresa digitale è quindi oggetto di forti manipolazioni cromatiche proprio per rendere evidente la sua disgregazione all’interno del suo processo di creazione.
Visita guidata venerdì 27 ottobre, ore 20:30
La visita guidata si svolgerà al buio, perciò i visitatori saranno invitati a portare una torcia (anche quella del proprio telefono cellulare va bene) che servirà per illuminare le fotografie scattate con la tecnica del light painting. In questo modo i visitatori potranno scoprire e ricreare le immagini di Daniele Re attraverso lo stesso gioco di luci e buio con cui sono state scattate.
Daniele Re (Lecco, 1991) si interessa da tempo alla cultura visuale. Durante gli studi superiori, si avvicina all'arte, alla letteratura e alla fotografia. Nel 2012 si diploma all’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Prosegue il suo percorso di studi all’Università di Bergamo dove, con il prof. Elio Grazioli, si laurea in Lettere con una tesi triennale dedicata al fotografo lecchese Giuseppe Pessina (1879-1973) e successivamente in Culture Moderne Comparate con una tesi magistrale incentrata sui rapporti tra arte e fotografia, dedicata a Luigi Erba. Durante gli anni universitari collabora con il Si.M.U.L. (Sistema Museale Urbano Lecchese) per lo studio, la conservazione e la valorizzazione del Fondo Fotografico Pessina, da cui nasce il primo lavoro di tesi. Inoltre svolge attività di curatela per le mostre temporanee dello stesso fondo (“Giuseppe Pessina. L'Esposizione Internazionale di Milano del 1906” del 2015 e “Materiali per la memoria. Le fotografie di Giuseppe Pessina” del 2016) e di altri allestimenti permanenti (“Please touch me. Ad occhi chiusi nel museo #1” del 2017) e temporanei (“Nel segno della montagna” del 2019 e “Il fiume Adda. Di immagine in immagine, tra tempo e luce” del 2020-21).
Dal 2010, come supporto alla sua ricerca dedicata allo scorrere del tempo, alle stratificazioni visive e alla materia della luce, usa la fotografia analogica realizzata principalmente con il foro stenopeico. Le serie “Sfidiamo il tempo” (2012-2018), “Il fiume Adda” (2017-2021), “Sovrapposizioni” (2021) partono da una ripresa su tradizionale pellicola fotosensibile; i negativi ottenuti sono scansionati e lavorati nella camera chiara del pc; infine, le fotografie sono stampate a getto di inchiostro su carta cotone. Gli ultimi sviluppi di questa ricerca sono stati esposti nella mostra “Stratificazioni. Fotografie per un’iconografia impossibile” (2022) all’Eremo di Monte Barro come sintesi finale della sua indagine. Con la serie “Affacci sul lago”, esposta nella mostra “Riflessi tra pittura e fotografia” (2022) realizzata assieme al pittore Donato Frisia Jr., presenta fotografie dall’approccio più narrativo. Affini a questa modalità di lavoro sono anche le fotografie inserite nel progetto “Alchimia Arte della Natura” (2021-2023) e presentate alla relativa mostra all’Eremo di Monte Barro.
Per la locandina con tutte le informazioni sulla mostra, clicca qui.
Date evento
sabato, 30 settembre 2023