Calolzio: festa a Sala per il 50esimo di don Pietro Rondalli
L’intera comunità di Sala di Calolziocorte domenica mattina si è stretta in un festoso abbraccio intorno a don Pietro Rondalli, già parroco dal 1997 al 2013, giunto ai 50 anni di sacerdozio.
“Grazie per la tua vita riconoscente. Una vita che ha riconosciuto prima, durante e ancora oggi ti vede sorridente e riconoscente. Noi tutti abbiamo bisogno di un esercizio di riconoscenza, altrimenti la nostra vita è triste. Quando veniamo qui in chiesa dobbiamo riconoscere che questo è pane di vita” ha spiegato don Cristiano Re, delegato del vescovo di Bergamo per la vita sociale e la mondialità. “Dio regala agli uomini ciò che riempie la vita. Non avrete paura di regalare vita e vedrete che la vostra vita sarà piena e non avrete bisogno di altro. Il Signore ci chiede di provare a restare in ascolto cercando di riconoscere ogni suo passaggio”.
Oltre a don Cristiano Re e don Pietro Rondalli, sull’altare erano presenti anche: don Giancarlo Scarpellini, arciprete di Calolziocorte; don Antonio Vitali, parroco di Foppenico e Sala; don Valentino Ferrari; don Alfred, collaboratore a Foppenico e il diacono Luigi Tavola.
Al termine della celebrazione, don Antonio Vitali ha consegnato al festeggiato un’icona della Madonna, regalo di tutta la comunità. “Ringrazio don Pietro per quanto hai donato alla nostra comunità nel periodo in cui sei stato parroco qui a Sala. La malattia ha interrotto bruscamente il tuo ministero attivo ma non il tuo essere prete. Questo traguardo che hai raggiunto è un dono dell’infinita bontà, misericordia, fedeltà di Dio” ha spiegato don Antonio. “Noi siamo sicuri che ogni giorno preghi per questa comunità parrocchiale. Guardando a quest’icona affidaci tutti ogni giorno al Signore Gesù. Metti nelle mani di Maria chi ha più bisogno. Noi ti assicuriamo la nostra preghiera per te”.
Dopo le foto di rito, la festa si è spostata all’esterno della chiesa, dove alcuni volontari della parrocchia avevano allestito un rinfresco.
Don Pietro Rondalli
“Grazie per la tua vita riconoscente. Una vita che ha riconosciuto prima, durante e ancora oggi ti vede sorridente e riconoscente. Noi tutti abbiamo bisogno di un esercizio di riconoscenza, altrimenti la nostra vita è triste. Quando veniamo qui in chiesa dobbiamo riconoscere che questo è pane di vita” ha spiegato don Cristiano Re, delegato del vescovo di Bergamo per la vita sociale e la mondialità. “Dio regala agli uomini ciò che riempie la vita. Non avrete paura di regalare vita e vedrete che la vostra vita sarà piena e non avrete bisogno di altro. Il Signore ci chiede di provare a restare in ascolto cercando di riconoscere ogni suo passaggio”.
Oltre a don Cristiano Re e don Pietro Rondalli, sull’altare erano presenti anche: don Giancarlo Scarpellini, arciprete di Calolziocorte; don Antonio Vitali, parroco di Foppenico e Sala; don Valentino Ferrari; don Alfred, collaboratore a Foppenico e il diacono Luigi Tavola.
Al termine della celebrazione, don Antonio Vitali ha consegnato al festeggiato un’icona della Madonna, regalo di tutta la comunità. “Ringrazio don Pietro per quanto hai donato alla nostra comunità nel periodo in cui sei stato parroco qui a Sala. La malattia ha interrotto bruscamente il tuo ministero attivo ma non il tuo essere prete. Questo traguardo che hai raggiunto è un dono dell’infinita bontà, misericordia, fedeltà di Dio” ha spiegato don Antonio. “Noi siamo sicuri che ogni giorno preghi per questa comunità parrocchiale. Guardando a quest’icona affidaci tutti ogni giorno al Signore Gesù. Metti nelle mani di Maria chi ha più bisogno. Noi ti assicuriamo la nostra preghiera per te”.
Dopo le foto di rito, la festa si è spostata all’esterno della chiesa, dove alcuni volontari della parrocchia avevano allestito un rinfresco.
A.Bes.