47 mezzi inusuali sfilano tra Lago e Valle: è il raduno degli Unimog

Ad attendere i 47 Unimog del raduno “Stelle e Aquile” all’agriturismo Trote Blu di Primaluna, il padrone di casa nonché sindaco di Intobio, Adriano Airoldi, insieme a Riccardo Fasoli, primo cittadino di Mandello del Lario.
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Germania, Svizzera, Olanda e Italia la provenienza degli appassionati di questi autocarri fuoristrada della Daimler-Mercedes, prodotti a partire dal 1948 e utilizzati in origine come trattori. Da venerdì, il gruppo è alla scoperta del Lago e della Valle.
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I sindaci Adriano Airoldi (Introbio) e Riccardo Fasoli (Mandello)

Ieri pomeriggio i 47 mezzi in corteo sono sfilati sulla SP 72 per poi salire a Parlasco e raggiungere Cortenova. Proseguendo lungo la SP 62 il serpentone ha raggiunto Introbio, spostandosi infine in Biandino, dove gli autisti hanno potuto ammirare da vicino questa realtà, giudicata dai presenti “un vero gioiello incastonato nella vallata”. 

Il Capo Campo Marco Citterio - giunto a Primaluna questa mattina - ha voluto ringraziare “i sindaci Adriano Airoldi e Riccardo Fasoli per essere stati veramente superlativi nell’assisterci, grazie a loro siamo riusciti a portare qui questi mezzi, con 33 equipaggi giunti dall’estero e gli altri da diverse località italiane”. 

Accanto alle “stelle” – i mezzi per l'appunto a marchio Mercedes, in grado di viaggiare a una velocità di 40/50 km/h  - le “aquile” ovvero le Moto Guzzi che hanno scortato gli autocarri durante gli spostamenti. 
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L'Unimog – che per i bambini è il furgoncino della Lego o a quelli che si vedono nei cartoni animati -  si differenzia, come ci è stato spiegato, dai camion da strada innanzitutto per la notevole altezza da terra, con una trazione integrale che gli permette di affrontare qualsiasi tipo di salita e raggiungere luoghi impensabili per altri autocarri. Proprio per questo alcuni  proprietari hanno attrezzato il proprio veicolo come un camper, potendo così concedersi soste in posti irraggiungibili con altro tipo di roulotte.  

Tra gli acquirenti ci sono soggetti che hanno fatto del proprio mezzo un veicolo da lavoro ma anche appassionati che li collezionano, anche quali cimeli da sfoggiare per l'appunto nei raduni come quello che ha toccato il lecchese in questo weekend. 
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“Questo mezzo permette di arrivare ovunque, io stesso sono arrivato a Mandello partendo da Viareggio, impiegando 10 ore” ha sottolineato Alessandro Baldassari, presidente dell’ Unimog club Italia. “Non devi aver fretta, se guidi un Unimog. E come nel mio caso - con la targa gialla ho fatto tutte le strade statali senza utilizzare autostrade - è un po' come andare in giro in bicicletta” ha aggiunto, continuando a dettagliare le caratteristiche di questi insoliti quattro ruote. “Il loro punto di forza non è la velocità bensì la motricità”. 
Apprezzamento per l'iniziativa è stato espresso dai partecipanti che per l'intero fine settimana hanno potuto andare alla scoperta della bellezza propria di quella fetta di lecchese tra Mandello e Introbio, due realtà che forse nel futuro uniranno ancora le forze per altri eventi simili.
M.A.
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