Lecco, Piccola: inizia la ricerca per il gestore delle 'stecche'

Mentre procede il cantiere per la riqualificazione dei magazzini della ex Piccola velocità, l’Amministrazione comunale lecchese si prepara a trovare il soggetto che gestirà quegli spazi, possibilmente, secondo le linee di indirizzo per l’assegnazione in concessione d’uso approvati dalla giunta e discussi martedì sera in commissione.
Il soggetto che verrà individuato avrà la responsabilità di gestire le due stecche e l’area esterna di pertinenza, quindi sia la parte sud con il punto di ristoro, l'ambiente per le attività connesse, la sala multiuso per le riunioni e lo spazio esterno espositivo, sia quella nord dove è prevista una zona di coworking e urban center, un locale polifunzionale e uno di produzione culturale. Diversi gli obiettivi che si vogliono raggiungere: la promozione del territorio lecchese, la creazione di un punto di conoscenza delle catene produttive sostenibili, la valorizzazione delle esperienze di avanguardia nell'ambito delle arti figurative, nonchè in quello industriale e del design, e lo sviluppo di un “dialogo” tra le due parti, se non altro perché quella nord rischia di non essere economicamente sostenibile da sola. Quest’ultima, infatti, nei desiderata dell’Amministrazione dovrebbe essere destinata al coinvolgimento della popolazione nel definire l’identità del quartiere, all'innovazione nella governance dell’ecosistema culturale lecchese.
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Un rendering del progetto di riqualificazione

“Nel mese di luglio abbiamo partecipato al bando Cariplo "Luoghi da rigenerare" - ha spiegato l’assessore al Commercio Giovanni Cattaneo -, se andasse a buon fine ci permetterebbe di coprire una serie di costi per 410mila euro: dai community manager che animeranno gli spazi, agli arredi e gli allestimenti. Intanto vorremmo attivare percorsi di accompagnamento in modalità collaborativa con chi abita lì, con il Politecnico, le scuole, i negozi e Villa Manzoni”. Parallelamente verrà appunto pubblicato il bando per iniziare a individuare un soggetto gestore, al quale verrà chiesto di redigere uno studio di fattibilità progettuale e uno per gli interventi di allestimento e rimodulazione degli spazi, nonchè un business plan e un cronoprogramma. L’affidamento durerà 12 anni e l’offerta tecnica peserà per il 70%.
Il consiglio suggerito dai banchi dell’opposizione da Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) è stato quello di “avere le idee chiare e proporre cosa avete in testa voi e non gli altri. Bisogna avere una pianificazione ed è quello che non vedo in questa amministrazione, si chiede sempre agli altri di dare delle risposte”. Pieno sostegno a questa iniziativa da parte della forze di maggioranze: “Le linee di indirizzo devono essere ampie per permettere di collaborare con chi poi gestirà l’area - ha sottolineato Matteo Ripamonti di Fattore Lecco -. Sarà anche necessario un grosso lavoro di coordinamento tra i vari luoghi di comunità che stanno nascendo in città”. Alessio Dossi (Ambientalmente) ha ribadito l’importanza del confronto e del dialogo ma anche chiesto di considerare la trasformazione di quello spazio da “piazzale ferroviario a polmone verde della città”. Alberto Anghileri, da sinistra, ha ricordato l’importanza di farsi trovare pronti una volta terminati i lavori di riqualificazione: “Abbiamo 15 mesi di tempo”.
Anche Giovanni Tagliaferri del gruppo misto ha evidenziato questo aspetto: “Prima di partecipare al bando Cariplo sarebbe importante avere definito l’aspetto di tutta l’area valutando con attenzione tutti i passaggi che andremo a compiere”. Simone Brigatti (Lecco Ideale - Lecco merita di più) ha invece chiesto all’assessore che fine abba fatto il masterplan di Kippar, concordando sul fatto che le tempistiche di Cariplo rischiano di “mettere fretta” e ricordando che il coinvolgimento è molto importante se portato avanti con lo strumento giusto. A chiudere il dem Pietro Regazzoni, con l’invito a coinvolgere nel percorso tutti gli stakeholder ma anche la commissione.
M.V.
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