Omicidio di Germanedo: il 27 a Como si apre il processo
L'udienza è fissata per il prossimo 27 settembre in Corte d'Assise a Como. Sarà dunque processato – come scontato, non potendo adire al riti alternativi – da una “giuria” mista, composta da giudici togati e da giudici “popolari”, Umberto Antonello, il pensionato lecchese che, per sua stessa ammissione, la notte del 6 febbraio scorso, ha posto fine alla sofferenza della moglie Antonietta Vacchelli, togliendole la vita.
Il trasferimento era arrivato dopo l'interrogatorio di garanzia, reso rispondendo alle domande poste dal dottor Salvatore Catalano, alla presenza del sostituto procuratore Pasquale Gaspare Esposito, titolare del fascicolo. Quest'ultimo, chiuse le indagini, ha poi disposto il giudizio immediato, con l'apertura del dibattimento fissata – come detto – per mercoledì prossimo in Corte d'Assise a Como, competente per reati di tale gravità commessi in territorio lecchese. Omicidio volontario, aggravato dal legame di parentela il reato contestato all'86enne di Germanedo, assistito dall'avvocato Richard Martini, intenzionato, sembrerebbe a richiedere una perizia psichiatrica dopo aver già depositato una consulenza di parte. Già in mano alle parti, poi, anche gli esiti dell'esame autoptico a cui è stata sottoposta la vittima. Avrebbe confermato la fragilità fisica dell'anziana, indotta dalla malattia.
La donna aveva 86 anni, come il compagno di sempre, da quel giorno in attesa di essere giudicato, dopo aver già ottenuto la comprensione della sua famiglia, con una delle nipoti arrivata a ribadire l'affetto e la stima di sempre nei confronti del nonno anche nel corso delle esequie della nonna, funerale a cui l'anziano non ha potuto partecipare in quanto già ristretto a Casa Abramo, struttura dove, su istanza del suo difensore e autorizzazione concessa del Gip, è stato destinato quale luogo di detenzione alternativo al carcere, in considerazione anche dell'età particolarmente avanzata.
Il trasferimento era arrivato dopo l'interrogatorio di garanzia, reso rispondendo alle domande poste dal dottor Salvatore Catalano, alla presenza del sostituto procuratore Pasquale Gaspare Esposito, titolare del fascicolo. Quest'ultimo, chiuse le indagini, ha poi disposto il giudizio immediato, con l'apertura del dibattimento fissata – come detto – per mercoledì prossimo in Corte d'Assise a Como, competente per reati di tale gravità commessi in territorio lecchese. Omicidio volontario, aggravato dal legame di parentela il reato contestato all'86enne di Germanedo, assistito dall'avvocato Richard Martini, intenzionato, sembrerebbe a richiedere una perizia psichiatrica dopo aver già depositato una consulenza di parte. Già in mano alle parti, poi, anche gli esiti dell'esame autoptico a cui è stata sottoposta la vittima. Avrebbe confermato la fragilità fisica dell'anziana, indotta dalla malattia.