Lecco: stupore in centro con i giullari ed i saltimbanchi

Il Medfest nelle strade del centro cittadino. Sabato pomeriggio, la via Bovara e un angolo della piazza XX Settembre sono stati riservati a giullari e saltimbanchi. Il festival lecchese del Medioevo ha regalato alcuni momenti più popolari in un calendario di appuntamenti di alto valore culturale ma indubbiamente per una platea di “intenditori”. Dare spazio a giullari e saltimbanchi, oltre a offrire un ulteriore scorcio sul Medioevo, ha avvicinato al festival anche un pubblico meno iniziato, per non parlare dei bambini rimasti incantati.
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Il programma della giornata ha visto una straordinaria Ancilla Oggioni – attrice ma anche coordinatrice dello stesso festival – interpretare il “Miracolo delle nozze di Cana”, uno dei monologhi dell’esilarante Mistero Buffo di Dario Fo.
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A poca distanza, la scena è stata invece occupata da Matteo Curatella con le “Nozze del Matto”, tra improvvisazione e tradizionali canovacci, tra storie di paladini e altre inventate al momento seguendo l’ispirazione del pubblico, con due coppie pescate in platea a interpretare improbabili serenate. Così era il mestiere dei cantastorie.
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A conclusione, l’esibizione del staltimbanco Juriy Longhi: giocoleria e acrobazie a evocare le piazze e i mercati medievali.

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Se i giullari erano personaggi di corte, i cantastorie e i saltimbanchi erano invece gli artisti di strada di un tempo: giravano di città in città seguendo i calendari delle fiere e dei mercati e come qualsiasi ambulante vendevano le loro specialità che erano quelle di meravigliare il pubblico, destare quello stupore che proprio la prossima settimana sarà celebrato dal Festival Treccani della lingua italiana ricordato da uno striscione che campeggiava sopra le evoluzioni di Longhi.
D.C.
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