Il “lecchese” Malatrasi ricorda i trionfi con Milan ed Inter

Nel giorno del planetario derby calcistico fra Inter e Milano il Corriere della Sera ha dedicato una pagina al “lecchese” Saul Malatrasi che ha giocati tra i blucelesti nell’ultimo campionato di serie A 1966/1967. Era il Lecco dello storico presidente Mario Ceppi e dell’allenatore Angelo Piccioli.
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La formazione del Calcio Lecco nel campionato di serie A 1966/1967.
Malatrasi è il terzo in piedi, partendo da sinistra

Malatrasi, con Valentin Angelillo, rappresenta il maggiore acquisto di rinforzo del Lecco neo promosso dalla serie B nel campionato 1965/1966, con Venezia e Mantova. Perché la grande intervista a Malatrasi del Corriere della Sera? Perchè l’unico giocatore ad aver trionfato nel mondo con Milan ed Inter, vincendo i massimi trofei internazionali con entrambe le squadre.
Saul Malatrasi, classe 1938 di Polisano di Calto, in provincia di Rovigo dove è nato e dove risiede ancora oggi, è stato campione d’Europa con Gianni Rivera e Sandro Mazzola e campione del mondo con Rocco ed Herrera. Nella sua lunga carriera di calciatore professionista ha collezionato 302 presenze (con tre reti) in serie A e tre partite con la maglia azzurra della Nazionale. Nel Lecco ha giocato 28 incontri di campionato ed alcune partite di Coppa Italia. Il tetto delle presenze in campionato è stato di Bonfanti e Schiavo con 30 incontri. Arrivò a Lecco dall’Inter, lasciò la società lariana passando al Milan.
Alla domanda “Come finisce tra Inter e Milani?”, Malatrasi ha risposto “L’Inter è più squadra ed ha grande consapevolezza della sua forza; il Milan è cambiato molto ma è più forte e più completo di quello che ha perso gli ultimi derby. Tante volte, però, è il caso a decidere chi vince”.
Un settimanale lecchese, nell’agosto 1966, pubblicò la schedina del neo acquisto bluceleste Saul Malatrasi, con il titolo “Non se lo aspettava!”. Il giocatore dichiarò che pensava di restare all’Inter dove era giunto dopo aver giocato con Spal, Fiorentina e Roma. Alla domanda del settimanale “Della nuova squadra che dice?” Malatrasi rispose: “Per ora mi trovo bene; sono davvero bravi ragazzi e con loro è impossibile non andare d’accordo. L’importante è partire bene in campionato perché un buon inizio influirebbe beneficamente sul morale che, comunque, dovrà essere di ferro in ogni circostanza”.
A.B.
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