Lecco: 'stupore' per la VI edizione del Festival Treccani della lingua italiana
Torna il Festival Treccani della lingua italiana. Appuntamento la prossima settimana, da giovedì 21 a domenica 24 settembre, con un programma che prevede una quindicina di incontri, tre concerti serali, dieci laboratori didattici con una trentina tra docenti, artisti e giornalisti, molte iniziative all’aperto sul palco di piazza XX Settembre per una veste più popolare e meno da specialisti. Come ha sintetizzato il sindaco Mauro Gattinoni: «Abbiamo sempre più voluto un festival vero e proprio rispetto a un ciclo di conferenze per esperti, con tanta bella confusione…».
Il festival, ormai giunto alla settima edizione, è stato presentato nel corso di un incontro nella sala delle grisaglie di Villa Manzoni, luogo decisamente simbolico come hanno ricordato il presidente della Fondazione Treccani, Mario Romano Negri, e l’assessore Piazza.
Del resto, Villa Manzoni è destinata a ospitare in futuro il nuovo Museo della lingua italiana. Traguardo indicato da sindaco, assessore e presidente della Fondazione Treccani. Già – ha spiegato Piazza – sono stati individuati gli spazi destinati a ospitare il nuovo museo: sono quelli ora occupati dagli uffici che saranno trasferiti nelle scuderie. Nei prossimi mesi sarà istituito un comitato scientifico per mettere a punto il progetto che potrebbe essere realizzato contestualmente al recupero di Villa Manzoni che chiuderà alla fine di quest’anno per consentire i lavori di ristrutturazione la cui conclusione è prevista per il 2026.
Sabato 23 incontri su lingua e genere (Cristiana De Santis ed Emanuela Fontana), museo della lingua italiana (Giuseppe Antonelli), “Promessi sposi” (Paolo Di Paolo ed Eleonora Mazzoni), scuola e disuguaglianze (Christian Raimo e Josè Tolentino de Mendonça. Nella stessa giornata, Di Paolo registrerà la puntata speciale del programma radiofonico di Rai 3 “La lingua batte”. In serata, Nada in dialogo con lo stesso Di Paolo.
La conclusione domenica mattina con “Il linguaggio della politica: creare consenso, produrre scandali”: si confronteranno Michele Cortellazzo e Massimo Bray, moderati da Susanna Turco.
Non a caso – ha aggiunto l’assessore comunale alla cultura Simona Piazza – sono stati scelti luoghi centrali della città, per coinvolgere il più possibile le persone, sensibilizzare i lecchesi…»
La parola guida di quest’anno è “stupore” e deve essere davvero un’emergenza visto che anche il Lecco Film Fest svoltosi a luglio aveva scelto “Ridestare lo stupore” come slogan.Il festival, ormai giunto alla settima edizione, è stato presentato nel corso di un incontro nella sala delle grisaglie di Villa Manzoni, luogo decisamente simbolico come hanno ricordato il presidente della Fondazione Treccani, Mario Romano Negri, e l’assessore Piazza.
Mario Romani Negri
«Il festival – sono state le parole di Negri – è nato proprio a Lecco sull’eredità materiale e immateriale del Manzoni che ha rivoluzionato la lingua italiana, portando nei “Promessi sposi” non un Italiano maccheronico ma una lingua parlata ogni giorno e che ancora oggi è comprensibile».Simona Piazza
Da parte sua, Piazza ha usato la parola “stupore” per sintetizzare lo stato d’animo di fronte al prossimo avvio dei lavori per restaurare proprio la Villa Manzoni da anni in attesa di un recupero: «Mi era stato detto che sarebbe stato impossibile sistemare la villa e invece una parte è già stata sistemata e ora partiranno il secondo e il terzo lotto dei lavori previsti dal progetto».Del resto, Villa Manzoni è destinata a ospitare in futuro il nuovo Museo della lingua italiana. Traguardo indicato da sindaco, assessore e presidente della Fondazione Treccani. Già – ha spiegato Piazza – sono stati individuati gli spazi destinati a ospitare il nuovo museo: sono quelli ora occupati dagli uffici che saranno trasferiti nelle scuderie. Nei prossimi mesi sarà istituito un comitato scientifico per mettere a punto il progetto che potrebbe essere realizzato contestualmente al recupero di Villa Manzoni che chiuderà alla fine di quest’anno per consentire i lavori di ristrutturazione la cui conclusione è prevista per il 2026.
Mauro Gattinoni
In quanto al festival, come detto, il calendario prevede una quattro giorni fitta di appuntamenti. Ospiti, tra gli altri, vi saranno anche lo scrittore Paolo Di Paolo, l’imprenditore Oscar Farinetti, i cantanti Diodato, Nada e Margherita Vicario, oltre naturalmente a docenti e giornalisti: tanto per citarne qualcuno Massimo Bray, Donatella Di Cesare, Eleonora Mazzoni, Giuseppe Patota, Christian Raimo, Elena Stancaelli e Susanna Turco.
I temi degli incontri- presentati a Villa Manzoni da Loredana Lucchetti, spaziano da temi propriamente linguistici a temi d’attualità.
La prima giornata, giovedì 21, dopo l’inaugurazione del festival alle 10 a Palazzo delle peure, prevede una serie di incontri pomeridiani sull’Italia che non cresce e i giovani che espatriano (Alessandro Rosina e Sara Sanzi), sul “prodigio” della lingua (Donatella Di Cesare), su architetture per il terzo in millennio (Laura Tiburzi); chiusura in serata con Diodato in dialogo con Valentina Farinaccio.
Venerdì 22, riflettori sullo stupore: al mattino si parlerà di animali stupefacenti e animali stupefatti (Enrico Alleva), mentre Francesca Rigotti si concentrerà proprio sulla parola-guida; nel pomeriggio “Lo stupore del fusto” (Oscar Farinetti), “Stupire con le parole del web” (Mirko Tavosanis e Giuliana Fiorentino) e infine “Cartesio e l’ordine dei pensieri” (Andrea Moro). In serata, la cantautrice Margherita Vicario in dialogo con Elena Stancanelli.Sabato 23 incontri su lingua e genere (Cristiana De Santis ed Emanuela Fontana), museo della lingua italiana (Giuseppe Antonelli), “Promessi sposi” (Paolo Di Paolo ed Eleonora Mazzoni), scuola e disuguaglianze (Christian Raimo e Josè Tolentino de Mendonça. Nella stessa giornata, Di Paolo registrerà la puntata speciale del programma radiofonico di Rai 3 “La lingua batte”. In serata, Nada in dialogo con lo stesso Di Paolo.
La conclusione domenica mattina con “Il linguaggio della politica: creare consenso, produrre scandali”: si confronteranno Michele Cortellazzo e Massimo Bray, moderati da Susanna Turco.
Durante i quattro giorni, inoltre, si terranno i laboratori didattici ad ampio raggio, dalle primarie alle superiori su demi diversi: dalla lingua alla letteratura tra “Promessi Sposi” e “Decameron”. Ma attenzione anche alle nuove tecnologie su questo fronte di particolare significato è un laboratorio per gli studenti delle Superiore intitolato “Il mondo digitale e la cultura orale” che porterà anche i ragazzi a realizzare un podcast, una trasmissione da trasmettere in internet.
PER IL PROGRAMMA COMPLETO, CLICCA QUI
D.C.