Calolzio: addio a Natalina, moglie di 'Gianni del Lavel' e mamma del vice sindaco

Ogni volta che si parlava di lui si finiva inevitabilmente per citare anche lei: troppo forte il loro legame, nella vita come nel lavoro, che ha portato da un lato alla creazione di una bella e numerosa famiglia, e dall'altro alla nascita di una fiorente attività commerciale. 


Natalina Valsecchi con il marito Gianni

È profondo il cordoglio a Calolzio, e in particolare in località Lavello, per la scomparsa alla soglia dei cento anni di Natalina Valsecchi, vedova dell'omonimo Giovanni - per tutti "Gianni del Lavel" - che nel lontano 1957 aveva aperto lo storico ristorante sul lungofiume, una tradizione che continua ancora oggi con l'osteria Marascia gestita da Aldo, uno dei loro quattro figli. La donna era conosciutissima in paese proprio per il suo mestiere, da sempre portato avanti al fianco dell'amato coniuge sposato nel 1947, con il quale ha sfiorato lo straordinario traguardo dei settant'anni di matrimonio (Gianni è scomparso nel 2016, anch'egli nei primi giorni di settembre).


I due coniugi intenti ad "autografare" i libretti di memorie sulla famiglia Valsecchi 
(e in generale sul territorio calolziese) redatti da Gianni qualche tempo prima della scomparsa

"Hanno vissuto praticamente in simbiosi, camminando sempre insieme: la mamma è stata un'instancabile lavoratrice, ma non ha mai fatto mancare la sua presenza a noi figli e nipoti, rappresentando un grande esempio" ha commentato commosso il figlio Aldo Valsecchi, vice sindaco di Calolzio, che oggi piange la mamma Natalina insieme alle sorelle Silvana, Ornella e Rosella con le rispettive famiglie.
L'ultimo saluto alla 99enne - anche nonna, bisnonna e persino trisavola - sarà tributato sabato 9 settembre alle 16.00 nella Chiesa del Santuario del Lavello che lei tanto amava, al punto da esprimere il desiderio di devolvere ad essa eventuali offerte in sostituzione dei fiori per il suo funerale; al termine delle esequie il feretro sarà poi accompagnato al cimitero locale. 
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