In viaggio a tempo indeterminato/299: circondati... dal sale

C'è una questione su cui io e Paolo discutiamo da sempre, credo dalla prima volta che abbiamo mangiato qualcosa insieme: il sale.
Per lui io mangio tutto troppo insipido, per me lui mangia tutto troppo salato.
Ci conosciamo da ormai 15 anni e devo ammettere che finora non è mai stato motivo di rottura del rapporto, ma di discussione sì.
Ogni volta che cuciniamo, io salo le pietanze una volta e lui le ri-sala un'altra.
Non credo che un avvocato la vedrebbe come una giusta causa in un processo di divorzio, ma devo ammettere che all'inizio mi infastidiva parecchio.
Ultimamente abbiamo trovato un accordo sulla questione o semplicemente i nostri gusti si sono avvicinati.
Ok, dopo aver raccontato questo aneddoto privato che probabilmente alla maggior parte non interesserà più di tanto, arrivo al punto. E il punto questa volta è proprio lui: il sale.
"Sembra talco ma non è, serve a darti l'allegria" recitava la mitica Pollon in un cartone animato.
I malpensanti credevano Pollon avesse qualche strana dipendenza, io invece ho sempre creduto che lei parlasse di zucchero o sale.
Escludendo tutte le possibili varianti, entrambi sono bianchi e mettono un po' di allegria.
Credo che si siano ispirati proprio al motto di questo cartone animato, gli architetti che hanno deciso che dentro una profonda e antica miniera di sale fosse utile costruire una ruota panoramica, circondata da campetti di minigolf e da biliardini.
Un vero e proprio luna park, nelle profondità della terra.

VIDEO


Ok, lo ammetto, c'è una vena polemica nelle mie parole ma dopo l'esperienza traumatica su una ruota panoramica nepalese, guardo sempre con sospetto queste macchine del divertimento roteanti.
Dato che non c'è traccia di nastro adesivo, qui lo stupore è legato più alla location perché la tenuta sembra ineccepibile.
Siamo a Turda, una cittadina nel nord ovest della Romania, divenuta celebre proprio per la presenza di questa antica salina.
Circa 13 milioni di anni fa nella zona dell'attuale Transilvania, si crearono dei giacimenti di sale. Un mare poco profondo e un clima tropicale furono alla base della creazione di uno strato di sale che in alcuni punti arrivava fino a 1200 metri.
L'estrazione di sale nella zona di Turda, iniziò nel 50 a.C., molti anni prima dell'arrivo dei Romani che qui fecero un bello scavo piramidale e decisero di costruire delle fortificazioni per proteggere il prezioso tesoro salato.
L'estrazione del sale nella miniera di Turda veniva effettuato con marchingegni in legno e ferro mossi dalla forza dei cavalli e continuò fino al 1932.
Dopo l'abbandono, i profondi tunnel di accesso alla zona estrattiva, vennero usati come bunker per gli abitanti durante la seconda guerra mondiale, e come cantine dove far stagionare il formaggio in tempo di pace.
Nel 1992 le saline furono aperte al pubblico e nel 2010 venne inaugurato il luna park all'interno.



Torniamo quindi a quella famosa ruota panoramica. Lo so che prima ho accennato alla questione con una leggera vena polemica, ma sinceramente devo ammettere che la miniera in sé è spettacolare!
Un capolavoro dell'uomo e della natura che lascia senza parole.
Le pareti di sale riflettono le luci e sembrano trasformarsi in lastre argentate. Le stalattiti salate stanno lì in un equilibrio precario e con la voglia di toccare il terreno.
E poi il lago con le isole di sale e le stanze dove urlando si sente un'eco profondo che viene da lontano, quasi da un'altra epoca.
La temperatura all'interno è di circa 10 gradi, i passaggi a volte sono stretti e angusti e le scale sono un'infinità.
Non è certo il posto adatto per chi soffre di claustrofobia, ma per chi ha problemi respiratori è un vero toccasana.
C'è una nota dolente però e no, non parlo del luna park. La parte peggiore di tutta questa spettacolare miniera è la quantità di gente all'interno.
Tantissima, troppa, fino a rendere irrespirabile e soffocante l'aria.
Lo so che è estate e questa è una delle attrazioni turistiche più famose della Romania, ma forse si dovrebbe fare più attenzione al numero di persone che entrano,  per evitare situazioni al limite della sicurezza.



La visita alla miniera di sale di Turda, comunque, non ci avrà rilassato o fatto passare l'allergia al polline ma ha sicuramente migliorato il nostro rapporto con il sale.
Vedere la fatica che veniva fatta per estrarre questo ingrediente, ci ha fatto rendere conto di quanto sia importante.
D'ora in poi, ogni volta che saleremo, penseremo a quelle persone che passavano ore e ore al freddo e al buio dentro la miniera, prima ancora che ci fossero una ruota panoramica, un noleggio barche o un negozio di souvenir.
Angela (e Paolo)
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.