Calolzio: al Lavello 2 mostre su Manzoni e papa Giovanni. Associazioni 'protagoniste'

Brulicava di persone, di allegria e di colori il lungofiume calolziese nella giornata di ieri, domenica 3 settembre. In una giornata dal sapore ancora estivo, infatti, è entrata ufficialmente nel vivo la Festa di Santa Maria del Lavello, che anche quest'anno unisce al programma religioso una ricca serie di proposte culturali, distribuite sul calendario fino a venerdì 15.

Alcuni volontari impegnati "dietro le quinte"

Ieri mattina il "cuore pulsante" degli eventi è stato l'antico complesso del Monastero, che dopo la Messa delle 9.30 nel Santuario ha visto l'apertura di due diverse mostre a cura del Centro Culturale "Il Lavello", con altrettanti significativi "tributi". La prima è stata infatti dedicata ad Alessandro Manzoni, a 150 anni dalla scomparsa: per allestirla sono state selezionate varie illustrazioni dei Promessi Sposi ambientate nella nostra zona, sia risalenti al tempo dell'autore, e dunque scelte da lui stesso, sia di periodi successivi.

La mostra dedicata ad Alessandro Manzoni

Con la seconda, invece, si è voluto omaggiare Papa Giovanni XXIII, ora santo, venuto a mancare sessant'anni fa esatti dopo aver lasciato un segno indelebile nella Chiesa cattolica (risale al 1963 anche la sua ultima, storica enciclica, "Pacem in Terris").

Le due mostre su Papa Giovanni XXIII

"Ritenuto comunemente il Papa Buono, e certamente lo era, è stato anche un'eccezionale figura che, usando sempre diplomazia, raziocinio e arguzia insospettabile in tutti i momenti della sua vita ecclesiastica, è riuscita in "imprese" che in quegli anni parevano impossibili", si legge nella presentazione. "Iniziò inoltre la riforma della Chiesa togliendo e snellendo quello che il breve periodo del suo papato gli permise e aprendo il Concilio Vaticano II, portato poi a termine da Paolo VI".

Inoltre la Fondazione Papa Giovanni XXIII di Bergamo, nata proprio per raccogliere e gestire tutta la documentazione esistente su di lui, ha deciso di portare al Lavello - dopo altre tappe sul nostro territorio - l'esposizione "La nostra vita è pellegrinaggio - San Giovanni XXIII", pensata per ricordare i vari periodi della vita di don Angelo Giuseppe Roncalli fino alla canonizzazione: nei locali interni del Monastero sono quindi stati posizionati diversi pannelli con fotografie e racconti scritti, che potranno essere osservati da vicino anche domenica 10 settembre dalle 10.15 alle 19.00 (così come le altre due mostre citate).

Disponibile in loco anche il libro omonimo a cura di Valter Dadda ed Ezio Bolis: quest'ultimo, direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII, sarà ospite proprio al Lavello mercoledì 6 dalle 20.45 per tenere una relazione sul tema.

Ma la giornata di festa, ieri, non si è esaurita in queste proposte che, come anticipato, avranno un seguito nei prossimi giorni. Grazie all'impegno congiunto di Comune, Pro Loco e Parco Adda Nord, infatti, il lungofiume si è animato con diverse attività per i più piccoli - compreso un maxi scivolo gonfiabile ad acqua - e gli stand delle associazioni del paese, che hanno allestito i loro gazebo cogliendo l'occasione per mettersi "in mostra" agli occhi dei numerosi passanti e diffondere la conoscenza della propria "missione" in uno dei tanti rami del volontariato, da quello sociale a quello culturale o sportivo.

Gli atleti di Ginnastica Archè

Per il pranzo, infine, una maxi tavolata condivisa, con pietanze a scelta tra il risotto della Valle San Martino preparato dalla Top chef Cinzia Fumagalli o polenta taragna e salamelle.

La festa di Santa Maria del Lavello, come anticipato, proseguirà ancora per una decina di giorni. Di seguito le locandine con il programma completo.


B.P.

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