Anche a Padova in tantissimi da Lecco per sostenere i blucelesti: tanto entusiasmo, la 'paura' è alle spalle

Al di là del risultato, per il popolo bluceleste quella di domenica 3 settembre 2023 è stata una giornata indimenticabile. La Calcio Lecco, del resto, non giocava una partita in Serie B da cinquant'anni esatti, un'eternità se si pensa che con tutta probabilità l'età media dei tifosi attuali è più bassa del "mezzo secolo". 


Lo spicchio di stadio destinato ai tifosi del Lecco

E così, almeno per oggi, la distanza di 230 chilometri tra Padova e il capoluogo di manzoniana memoria è sembrata tutt'altro che incolmabile: sono stati almeno 800 infatti, sui 1.909 totali, i tifosi che sono partiti da Lecco per raggiungere lo stadio Euganeo, lì dove la formazione di mister Luciano Foschi ha dato ufficialmente il via al proprio campionato cadetto sfidando il Catanzaro neopromosso ma già ai piani altissimi della classifica con 9 punti collezionati dopo le prime tre giornate, che le Aquile hanno dovuto rimandare in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che ha tenuto tutti con il fiato sospeso fino a pochi giorni fa.


Anastasia, una piccola tifosa bluceleste

Una bella "squadra" al fianco... della squadra, in cui si sono visti anche "tifosi vip" come gli assessori lecchesi Emanuele Torri e Giovanni Cattaneo – che già in estate, con il sindaco Mauro Gattinoni, avevano dimostrato più volte vicinanza alla società – insieme al presidente del Consiglio Comunale Roberto Nigriello, a Filippo Boscagli e al primo cittadino di Dolzago Paolo Lanfranchi, solo per citare i volti più noti tra coloro che hanno assistito a un 3-4 dalle mille emozioni, tra un primo tempo difficile per i blucelesti e una ripresa che invece ha lasciato in dote segnali di tutt'altro tipo, con un pareggio riacciuffato grazie ai gol dei nuovi arrivati Andrija Novakovich e Alessandro Caporale, ma poi nuovamente perso nonostante la rete di Umberto Eusepi, finalmente di rientro dopo la lunga squalifica.


Allo stadio Rigamonti-Ceppi, magari, le cose sarebbero andate diversamente. Eppure anche in Veneto il colpo d'occhio dello spicchio di stadio dedicato ai blucelesti era decisamente invidiabile, con gli ultras a intonare cori senza sosta e i lecchesi assiepati negli altri settori pronti a caricare la squadra con lo stesso entusiasmo, senza preoccuparsi troppo del risultato dopo mesi in cui la paura di vedersi sottratta la promozione conquistata sul campo il 18 giugno aveva finito per prevalere sulla gioia derivata da quel traguardo straordinario. A Padova c'erano grandi e piccini: tifosi che delle Aquile avevano già assistito a centinaia – forse addirittura migliaia – di partite, mischiati ad altri "alle prime armi", anche solo per una questione anagrafica.


Non che ci fossero dubbi, ma Lecco ha risposto presente. E adesso non vede l'ora di farlo in casa, quella "vera" all'ombra del Resegone, che si auspica possa essere pronta per la partita contro il Brescia del prossimo 16 settembre, dopo una pausa per le Nazionali che arriva davvero nel momento ideale, consentendo a società e squadra di assestarsi al meglio alla nuova categoria. Intanto gli abbonamenti - lanciati con lo slogan "Il mio cuore Batte forte" - stanno andando a ruba: nonostante il notevole incremento dei prezzi rispetto alla scorsa stagione, la soglia dei mille è già stata ampiamente superata.
B.P.
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