Calcio Lecco, Foschi verso l'esordio in B: 'Voglio vedere la nostra mentalità'

Giornata di vigilia – finalmente – in casa Calcio Lecco. E oggi, dopo un'estate decisamente tormentata per le vicende extra campo, non si aspetta altro che l'esordio, il primo match in Serie B della stagione 2023-24 che metterà i blucelesti di fronte al Catanzaro allo stadio "casalingo" di Padova, domani alle 18.30. Per presentare l'appuntamento alle 14.00 di oggi mister Luciano Foschi è intervenuto in conferenza stampa al "Rigamonti-Ceppi", dove intanto proseguono i lavori.



- Non conosciamo il "nuovo" Lecco, cosa ci dobbiamo aspettare?
Meno male, aspettavamo questi acquisti e abbiamo una buona rosa, con i giocatori che volevamo. Siamo soddisfatti, c'è stato un gruppo di lavoro che si è speso tanto per mettere insieme una squadra competitiva, anche se il mercato è ancora aperto. Per il momento sono contento, è chiaro che avendo tanti elementi arrivati all'ultimo momento ci sarà da metterli insieme. Ma sono del parere che se i giocatori sono bravi è più facile. Dopo ci sarà la sosta, quindi sono convinto che tra quindici giorni saremo in grado di contare su tutti gli effettivi.

- Il Catanzaro è un'avversaria tosta.
Ci affacciamo ora alla categoria, non conosciamo ancora il nostro vero valore. Troviamo una squadra che gioca a memoria, con 10/11 della scorsa stagione. Già l'anno scorso era una squadra da B, complimenti a loro: sono ben organizzati, decisamente più avanti di noi. Conosciamo tutti le difficoltà, noi sappiamo chi siamo come DNA e lo "zoccolo duro" deve farlo capire ai nuovi: qui non ci sarà calcio spettacolo, ma si dovrà lottare su ogni pallone, correre più degli altri e cercare compattezza nelle due fasi. Questo è quello che ci ha permesso di vincere il campionato.

- Potremo vedere qualche nuovo acquisto dal primo minuto?
Sì, anche perchè con qualche infortunato ne abbiamo bisogno.

- Siete reduci da una preparazione strana.
Tutti si sono allenati bene, quelli che sono arrivati dopo si sono adeguati ai nostri ritmi alti, poi ci aiuta il fatto di sapere che ci sarà la sosta. Voglio vedere il mio Lecco dal punto di vista della mentalità, questo è quello che mi preoccupa di più, il resto lo metteremo a posto. Serve pazienza perchè siamo una neopromossa e la nostra estate non è stata come quella degli altri. Chi dice che abbiamo un grande vantaggio con la proroga del mercato (il riferimento è al ds della Reggiana Roberto Goretti, ndr.) ha perso un'occasione per stare zitto; non abbiamo potuto fare nulla fino a due giorni fa perchè eravamo in un limbo, ora è giusto dare più tempo per lavorare. Ma va bene così, noi non vediamo l'ora di giocare in questa categoria che ci siamo guadagnati lottando con le unghie e con i denti. Poi i risultati a volte vengono determinati da un palo...

- La partita casalinga sarà a Padova, uno svantaggio?
Questo è un grave danno per la società a livello economico, poi giocare sul nostro campo per noi è un'altra cosa. Conosciamo le difficoltà che il nostro stadio ha creato agli avversari, ma anche a Padova potremo battagliare e fare la nostra partita, un po' come nei Playoff che abbiamo invertito la rotta. Questo ci deve far pensare, il campo ha un senso ma non è così determinante. Ci mancherà il calore del nostro pubblico, ma speriamo di riuscire a venire qui il prima possibile.

- Sul mercato è tornato di moda il lecchese Andrea Conti (della Sampdoria, ndr.)?
Non ho mai amato fare nomi e parlare di giocatori che non sono qui. Posso dire che il nostro mercato è ancora aperto, cercheremo di sfruttare questa chance nel modo migliore al netto delle nostre possibilità. Abbiamo fatto la squadra che volevamo con il nostro potenziale economico, forse andando anche oltre. Ora abbiamo un'altra settimana, il direttore sta lavorando h24 e magari può prendere ancora qualcuno. Zambataro, Ardizzone e Nesta? Sono fuori, non rientrano nei nostri piani tecnici. Li abbiamo ringraziati, la società ha fatto il proprio dovere, poi nella vita vanno fatte delle scelte, sono arrivati altri giocatori.

- La probabile formazione.
Sono in alto mare, devo capire la condizione di chi è arrivato. Al momento è ancora un'incognita, lo stesso Battistini è appena rientrato e resta da valutare. Guglielmotti non sta bene, Doudou e Buso sono squalificati. In dubbio anche Degli Innocenti.

- Qualche preoccupazione per l'esordio?
Nessuna, non vedo l'ora di iniziare. Sono stanco di tutte queste storie, non so cosa succederà domani ma la voglia di giocare questa partita è tantissima, anche perchè siamo già indietro di tre gare.

- Un pensiero sulla scelta di andare oltre il criterio della territorialità per gli arbitri.
Sono professionisti, io mi fido a prescindere. Sono sempre stato convinto che gli errori non vengano mai fatti in malafede, è vero che ci sono stati trascorsi poco piacevoli nel calcio italiano ma io ho sempre voluto pensare che ci sono persone che fanno gli arbitri e altre che fanno il giocatore, e ognuno cerca di fare il meglio possibile. Non voglio pensare alle dietrologie, non mi appartengono. Per me con il Catanzaro può dirigere anche uno di Reggio Calabria, da dove viene conta poco.

- Il modulo resterà il 3-5-2?
La difesa sarà sempre a 3, quindi 3-5-2 o 3-4-3.



ALLA SCOPERTA DEL CATANZARO

Catanzaro orgoglio di Calabria. Già perché, al di là delle tenaci rivalità con  Reggina, Crotone e Cosenza, sono state le Aquile del Sud a portare questa penisola ricca di storia in serie A per la prima volta.  Era il torneo 1970/71 e il Catanzaro, guidato dal modenese Gianni Seghedoni, raggiunse l'Olimpo, superando nello spareggio di Napoli  il Bari con un gol di Angelo Mammì. Lo stesso Mammì fu l'autore di un rete decisiva pochi mesi più tardi a spese della Juventus, battuta per 1-0 davanti a un pubblico debordante di passione. La permanenza dei giallorossi nella massima serie durò una sola stagione ma tanto bastò per consolidare la società nel calcio che conta. Due anni dopo altro balzo in A con Gianni Di Marzio in panchina. Il periodo aureo del calcio giallorosso si colloca tra il 1980/81 e 1981/82, stagioni contrassegnate da un ottavo e da un settimo posto nella massima divisione. In totale il Catanzaro ha preso parte a sette campionati di A e 29 di B. Da sottolineare, poi, un paio di exploit in Coppa Italia: nel 1966 il Catanzaro, allora in B, si qualificò per la finale dove fu sconfitto per 2-1 dalla Fiorentina, mentre nel 1982 si fermò in semifinale. In bacheca anche una Coppa delle Alpi conquistata nel 1960. Nel club calabrese hanno militato giocatori come Massimo Mauro, Gianni Improta, Claudio Ranieri, oggi apprezzato tecnico, e Massimo Palanca, specialista nei gol dalla bandierina. La scorsa stagione il Catanzaro ha vinto a mani basse il campionato di C, girone C, conquistando la promozione con cinque turni d'anticipo. Novantasei i punti (2,52 a partita) collezionati, con un formidabile + 81 nella differenza reti (102 fatte, 21 subite). A conferma di un tasso tecnico notevole, le Aquile si sono aggiudicate, a fine stagione, la Supercoppa di serie C.  La società del presidente Noto  ha condotto in estate un mercato oculato (12 acquisti, 7 cessioni), i cui frutti sono già evidenti. Nella rosa di mister Vivarini figurano giocatori con un passato in serie A. Parliamo dei difensori Krajnc, Brighenti e degli attaccanti Iemmello, Brignola e Donnarumma. Nel turno infrasettimanale il Catanzaro ha battuto al “Nicola Ceravolo” lo Spezia per 3-0, con gol di Biasci, Pompetti e autorete di Nikolaou. Questi i giocatori in campo, Fulignati; Situm, Scognamillo, Brighenti, Krajnc; Sounas (17 st Olivieri), Ghion (33' st Verna), Pontisso (25' st Pompetti), Vandeputte; Biasci (33'st Donnarumma), Iemmello (35' st D'Andrea). Modulo 4-4-2.
   
PRECEDENTI LECCO-CATANZARO

Il confronto tra Aquile del Sud e Aquile del Lario ha origine nel campionato 1953/54 di serie C. Nel primo scontro diretto, disputato in Calabria il 1° novembre 1953, furono i giallorossi a farsi valere (2-1) di fronte a 3000 tifosi. In vantaggio con Ubiali, a segno al 24' della ripresa, i blucelesti si fecero raggiungere e superare nel finale dai giallorossi, in gol con Ziletti e Altobello. Al centro dell'attacco dei calabresi  giocava il lecchese Giovanni Corti, papà di Fabio, ex bluceleste nel periodo 1976-1983. Questa la formazione del Lecco schierata in quel giorno da Italo Zamberletti: Maffeis, Tantardini, Franchi, Duzioni, Fioroni, Martorelli, Radaelli, Mazza, Ubiali, Torreano, Vecchio. Nel match di ritorno del 21 marzo 1954, rivincita dei lecchesi che si imposero per 1-0 grazie a una stoccata di Ubiali al 64'. Gli ultimi due precedenti tra Lecco e Catanzaro risalgono a mezzo secolo fa, precisamente al campionato di B 1972-73. Proprio contro i giallorossi gli aquilotti conseguirono il primo successo stagionale dopo un avvio sofferto (tre punti in sei  gare). La partita, giocata al Rigamonti il 29 ottobre 1972, venne trasmessa dalla Rai in differita, con il commento di un giovane Bruno Pizzul. A 12' dal termine, quando tutto lasciava presagire lo 0-0, l'eclettico Osvaldo Jaconi regalò i due punti al Lecco, inventando un eurogol. Il giocatore mandellese ricevette un cross di Frank dalla bandierina, controllò di sinistro, esibendosi poi in una mezza girata che lasciò di stucco il portiere Bandoni. Si trattò di un'esecuzione spettacolare, immortalata dai filmati Rai.  Nel ritorno, giocato il 18 marzo 1973, il Lecco sfiorò il colpaccio. Rino Gritti al 22' portò in vantaggio gli aquilotti, riacciuffati a 7' dalla fine da Carlo Petrini che battè Giuseppe Meraviglia. Il bilancio complessivo degli scontri diretti è:  8 vittorie del Catanzaro, 12 pareggi e 4 successi dei lecchesi, tutti ottenuti tra le mura amiche.

LE ULTIME DA CATANZARO

Prima di trasferirsi a Padova, il Catanzaro ha svolto gli ultimi due allenamenti a porte chiuse. Mister Vivarini non potrà contare sul centrocampista Olivieri che ha rimediato tre turni di squalifica. Per la sfida contro i blucelesti sono stati convocati i portieri Fulignati, Sala e Borrelli, i difensori Krastev, Scognamillo, Brighenti, Krajnc, Miranda e Veroli, i centrocampisti Verna, Ghion, Pontisso, Pompetti, Sounass, Vandeputte, Katseris, Stium, gli attaccanti D'Andrea, Iemmello, Brignola, Stoppa, Biasci, Donnarumma.
B.P. - R.F.
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