Lecco-Valmadrera: 90 anni per l'Opera don Guanella, grande festa il 16 e 17
Novant’anni e non sentirli. Novant’anni di presenza a Lecco di una vera e propria istituzione, l’Opera don Guanella, realtà ben radicata nel territorio. Novant’anni di vicinanza ai soggetti più fragili, novant’anni contrassegnati da iniziative attuate nel solco della solidarietà e che ben si identificano nel messaggio a suo tempo diffuso da papa Francesco a “camminare insieme senza pregiudizi e senza paure, ponendosi accanto a chi è più vulnerabile e tendendo la mano a chi soffre”.
Novant’anni di presenza sul Lario dei “barabitt” valgono una festa, e l’appuntamento è fissato per sabato 16 e domenica 17 settembre con un obiettivo, rinnovare e rafforzare ulteriormente il legame con il territorio, ricordando la specificità e il significato stesso della presenza di Casa don Guanella. Una “due giorni” per stare insieme, per condividere spazi di gioia e letizia.
Teatro della festa sarà Cascina don Guanella in località Piazza Rossè a Valmadrera. Il primo atto della “due giorni” sarà rappresentato sabato 16 dal “Barabina beer festival”, con cucina e birreria aperte a partire dalle 18.00. Alle 21.00 improvvisazioni radicali a cura di “Hey! Himalaya”. Domenica 17 pranzo in famiglia, con cucina e birreria aperte dalle 12.00 alle 17.00. Dalle 11.00 animazioni per bambini e famiglie e alle 15.00 grande caccia al tesoro. Dalle 11.00 alle 16.00 possibilità di visite guidate alla Cascina.
Novant’anni di ascolto e di accoglienza, mettendo al centro la persona e scegliendo di percorrere insieme un tratto di strada. Novant’anni culminati nell’attuazione di quel grande progetto di agricoltura sociale rappresentato da Cascina don Guanella, dove si è tradotto in realtà il sogno di realizzare un modello di agro-ecologia circolare attraverso una filiera a chilometro zero, naturale e a basso impatto ambientale, un luogo di formazione e orientamento, di diffusione di varie competenze.
“C’è un ingrediente fondamentale per la buona riuscita di questa festa - tengono a far sapere i promotori - ed è la partecipazione popolare, delle persone, delle famiglie, dei bambini. Noi ci teniamo davvero, in modo particolare. Per questo faremo il possibile perché le nostre proposte siano accessibili a ogni famiglia”. Quindi una sorta di appello: “Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Invitate i vostri conoscenti, fate girare il volantino che “racconterà” il programma della festa, usate le vostre rubriche, i colleghi di lavoro, in una parola il vostro “sociale”. Se sapremo mobilitarci e mobilitare le persone che ci stanno intorno, allora la promozione dell’iniziativa potrà risultare più efficace di qualsiasi strategia di comunicazione”.