Somasca: suor Maria Teresa, calolziese, rinnova i voti dopo 25 anni di vita religiosa

“Solo se ci doniamo possiamo portare frutto”. È racchiuso qui, in queste poche parole pronunciate da suor Barbara Ferrari, il senso della cerimonia svoltasi domenica pomeriggio presso la Casa Madre delle Suore Orsoline di Somasca a Vercurago. Venticinque anni fa, suor Barbara Ferrari, bergamasca, e suor Maria Teresa Pirovano, calolziese, si sono donate a Dio e sono entrate nella congregazione religiosa fondata nella seconda metà dell’Ottocento da Caterina e Giuditta Cittadini.

A sinistra suor Barbara Ferrari, a destra suor Maria Teresa Pirovano

Ieri, venticinque anni dopo, di fronte alle consorelle, nonché ad amici e parenti, le due religiose hanno rinnovato la loro scelta durante una messa officiata da tre sacerdoti: Padre Angelo Preda, domenicano impegnato negli esercizi spirituali presso il monastero; don Giancarlo Scarpellini, arciprete di Calolziocorte e don Vinicio Carminati, bergamasco amico di suor Maria Teresa Pirovano.

Da sinistra don Giancarlo Scarpellini, Padre Angelo Preda e don Vinicio Carminati

È stato proprio il parroco di Calolziocorte a leggere il brano del Vangelo di Matteo in cui Gesù interroga i discepoli chiedendo loro “chi pensate che io sia?”. “Questa domanda viene posta anche a noi ogni giorno. Ognuno di noi dà una risposta unica e personale ma lo può fare solo dopo aver ascoltato la parola del Signore. Il fine dell’ascolto è crescere nella fede e nella fiducia in Gesù” ha sottolineato Padre Angelo Preda nell’omelia. “Questo principio, tuttavia, vale anche nelle relazioni interpersonali. Ascoltare, conoscere, crescere e amare. È un circolo virtuoso. Più si conosce più si ama. Chiediamo al Signore di accompagnarci affinché la Chiesa possa sempre essere composta da persone che si lasciano trasformare dalla sua Parola”.

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Nel corso della cerimonia, poi, suor Maria Saccomandi, Madre Generale delle Suore Orsoline di Somasca, ha chiamato per nome le due consorelle e le ha invitate a rinnovare i loro voti di castità, povertà e obbedienza. “Dio ci guida sulle strade della Storia. Egli ha custodito le nostre sorelle e le sostiene ogni giorno con l’infinita ricchezza del suo spirito. Rendiamo grazie a Dio per il cammino di suor Barbara e suor Maria Teresa, un cammino in cui loro si sono donate non solo a Dio ma anche agli altri. Che la Vergine Maria possa accompagnare e proteggere il dono rinnovato della vostra vita” ha aggiunto la Madre Generale di fronte ad una chiesa piena fino all’ultimo posto disponibile.

Suor Maria Saccomandi, madre generale

Mentre Suor Maria Teresa lavora nella segreteria di una scuola elementare a Roma, suor Barbara Ferrari insegna in una primaria a Carbonia, in Sardegna. Grazie al prezioso aiuto dei suoi alunni, quest’ultima, ha realizzato un canto di ringraziamento che è stata riprodotto sul finire della celebrazione eucaristica. “Signore, ci hai amate da sempre nonostante le nostre fragilità e debolezze. Ti ringraziamo per la tua fedeltà e per averci reso custodi di tante vite. Sei la nostra misericordia. Solo se ci doniamo possiamo portare frutto” ha poi ricordato suor Maria Teresa.

Terminata la messa, le due consorelle sono state sommerse dall’affetto delle altre suore, nonché degli amici e dei parenti giunti a Vercurago nonostante il maltempo.
A.Bes.
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