Lecco perduta/389: il Circolo Sociale nel palazzo Gerosa Crotta

Nell’autunno 2002 la stampa locale scriveva: “Il Circolo Sociale lascia l’ottocentesco palazzo Nava Gerosa Crotta di corso Martiri, conosciuto dai lecchesi come la casa con i portici”. Il circolo era giunto lì nel 1968, accolto dal proprietario dell'immobile quando aveva dovuto abbandonare gli spazi che occupava presso il Teatro della Società. I lavori di restauro del complesso chiuso dal 1951 e divenuto di proprietà comunale dopo la cessione operata dai palchettisti rendevano necessari nuovi locali per camerini, strutture e servizi che potevano essere ricavati solo nella sede occupata dal circolo stesso sul lato del teatro che si affaccia su piazza Mazzini. Fu provvidenziale l’intervento di Antonio Gerosa Crotta, che mise a disposizione grandi ambienti e saloni del palazzo di corso Martiri, sul lato sud che guarda al giardino laterale. Erano quelli migliori dello stabile, gli stessi che Gerosa Crotta aveva indicato qualche anno prima per la realizzazione di una casa della cultura e dell’arte.



Il Circolo Sociale di Lecco è stato fondato nel 1890. Ha rappresentato il punto di incontro e di ritrovo dei maggiori esponenti del mondo imprenditoriale ed economico e dei rappresentanti delle professioni. Le sue memorie si perdono nel tardo Risorgimento dove era ancora vivissimo il ricordo delle battaglie garibaldine e della borghesia illuminata e progressista che aveva sostenuto il cammino dell’unità nazionale.
Nel palazzo Gerosa Crotta il Circolo Sociale ha vissuto il suo cammino conclusivo nello spirito dei fondatori. La motorizzazione, le crociere, le seconde case in località marine e montane hanno sempre più diradato le “maglie” dei saloni, di incontri serali, dei fine settimana e, in particolare, dei pomeriggi festivi. Basta scorrere l’elenco dei presidenti per capire quanta e quale storia di Lecco sia passata nei locali dai pesanti tendaggi e dai vellutati tappeti, contrassegnati da un’illuminazione da belle epoque di fine Novecento.
Il Circolo ha raggiunto il suo tetto di attività con circa 200 soci nel periodo della ripresa post bellica, quando era ancora presso il Teatro della Società. Tra i presidenti che si sono susseguiti nella seconda metà del Novecento troviamo il noto commercialista Giuseppe Campidori, l’industriale Sergio Comi, Carlo Fiocchi, Bruno Franci, Adolfo Rosa, Peppo Micheli e altri esponenti della vita imprenditoriale e professionale lecchese. L’ultimo presidente nella sede di corso Martiri è stato Vittorio Brambilla.



Un’eccezionale presenza alla segreteria del circolo è stata quella di Federico Cattaneo, lecchese residente in viale Turati, classe 1921, che ha avuto tale ruolo dal 1946 al 2000 e che raccontava: “Parte dalla Canottieri Lecco il mio incarico di segretario. Fu Ambrogio Rossi, presidente della Canottieri, a chiedermi di assumerlo nel dopoguerra 1945, quando il Circolo Sociale ha vissuto sicuramente le sue annate migliori nel ritrovato clima di libertà e di pace. Ricordo – dichiarava sempre Cattaneo – periodi memorabili con un calendario fisso di incontri, conferenze, proiezioni, ospiti illustri, feste nel salone grande al primo piano, che si collegava direttamente al Teatro Sociale dove il circolo aveva un apposito palco riservato ai soci”.
L’attuale sede del Circolo è in via Di Vittorio, al civico 22, lungo il rettilineo che in quartiere Caleotto collega corso Promessi Sposi con via Belfiore.
A.B.
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