Galbiate: la Carovana dei Ghiacciai anima la festa di Legambiente all’Eremo del Barro
Neanche il brutto tempo ha fermato l’energia e l’entusiasmo dei volontari di Legambiente, impegnati sabato nella Festambiente presso l’Eremo del Monte Barro. Ricchissimo il programma dell’evento, giunto alla sua quarta edizione.
“Assieme ai volontari di Eliante oggi abbiamo svolto diverse passeggiate nel parco per scoprire la flora e la fauna che lo caratterizzano, nonché la storia del luogo. Monte Barro rappresenta un po’ il cuore dell’attività del nostro circolo di Legambiente” ha spiegato Giulia Apolloni, responsabile dell’ostello Monte Barro ed organizzatrice di Festambiente. “Quest’anno ricorrono i dieci anni dall’apertura dell’ostello e questo ci ha spinto a ripristinare un evento come Festambiente, sospeso durante la pandemia. Da tutta Italia sono giunti circa 15 volontari per darci una mano”. “Le iniziative si possono dividere in due tipi: da un lato i laboratori più artistici come la cesteria, la pittura e la scultura, dall’altro lato i momenti legati a specifici temi. Per esempio, i volontari di Croce Rossa Italiana hanno curato un workshop legato all’emergenza e agli eventi estremi” ha proseguito la giovane volontaria. Festambiente nacque 1989 in Toscana e poi da lì si diffuse nelle altre regioni di Italia.“Nel tempo, ogni territorio ha personalizzato l’evento a seconda delle proprie esigenze e delle proprie battaglie. Oltre a turismo sostenibile e cittadinanza attiva, noi abbiamo scelto di parlare anche di mobilità lenta. A tal proposito ringrazio il Parco e il comune di Galbiate per aver messo a disposizione la navetta di modo da consentire alle persone di salire all’Eremo nonostante la strada chiusa” ha aggiunto Giulia Apolloni. Purtroppo, il brutto tempo ha un po’ frenato la partecipazione, anche se ha regalato ai giovani ambientalisti un panorama meraviglioso dalla terrazza della struttura, con tanto di vista su Milano in lontananza. “L’anno prossimo puntiamo ad un evento su più giorni coinvolgendo tante altre realtà” ha concluso Apolloni con un sorriso.
Uno degli eventi più attesi del pomeriggio era sicuramente il workshop organizzato da Legambiente Lombardia nell’ambito della campagna “La Carovana dei Ghiacciai”. “Si tratta di una campagna di sensibilizzazione sulla crisi climatica giunta al quarto anno. Abbiamo preso come esempio il ghiacciaio perché è il primo a patire le conseguenze del riscaldamento del clima” ha spiegato Christian Aletti, responsabile delle campagne di Legambiente Lombardia. “Ogni anno andiamo a visitare uno o più ghiacciai dell’arco alpino. L’anno scorso siamo andati sul ghiacciaio dei Forni, eravamo circa in 50. C’erano venti metri in meno di ghiacciaio rispetto a due anni prima”. Queste spedizioni sono guidate da esperti glaciologi come il professor Claudio Smiraglia. “Loro ci descrivono il ghiacciaio a livello naturalistico e geologico. Ci sono poi anche i tecnici del comitato glaciologico italiano, i quali si occupano di svolgere alcuni rilevamenti scientifici. Infine, c’è una parte artistica. Quest’anno un musicista suonerà il corno alpino in alta quota” ha aggiunto Aletti.
Il 29 agosto, in particolare, la Carovana dei Ghiacciai si recherà presso il ghiacciaio di Dosdè in Valdidentro. “Pur non essendo uno tra i più grandi dell’arco alpino, anche il ghiacciaio di Dosdè merita di essere monitorato e analizzato. Le visite sono aperte a tutti e invito davvero chiunque sia interessato a partecipare” ha concluso il volontario di Legambiente. “Quando si cammina sui ghiacciai si prova un’emozione profonda. Vedi questi meravigliosi giganti di fronte a te e avverti il dolore, li senti rompersi. I ghiacciai sono il simbolo della crisi climatica, non si può restare impassibili di fronte alla loro lenta ma inesorabile scomparsa”.
A.Bes.