Castelli: 'Piazza non ci racconti storielle, la LC-BG non sarà mai pronta per Olimpiadi'
Lanciata quattro giorni fa una nuova campagna di tesseramento - 10 euro l'obolo richiesto per diventare socio ordinario, 50 per essere "benemerito" - ora Castelli, nella veste di Presidente di "Autonomia e Libertà", punzecchia direttamente i vertici nazionali e locali della Lega.
Il tema? La Lecco-Bergamo, l'eterna incompiuta del nostro territorio, inserita nelle opere strategiche per le Olimpiadi di Milano-Cortina ma ancora al palo, pur essendo stata "commissariata".
Il progetto aggiornato della variante San Girolamo - che è giusto la Chiuso-Calolzio, altro che collegamento tra il capoluogo lariano e quello orobico - ancora non è stato presentato, accumulando ritardo anche sulla tabella di marcia originariamente fissata da Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 del commissario Luigi Valerio Sant'Andrea. Ora lo si attende per settembre.
Il Sole 24 Ore qualche giorno fa riportava la notizia di uno stralcio della Lecco-Bergamo dall'elenco delle opere da cantierizzare in vista dei Giochi Olimpici. Notizia smentita con il Mit arrivato di contro - in una nota - a parlare di accelerazione sulle opere strategiche, annunciando altresì: "è in corso di perfezionamento il piano delle opere olimpiche, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel piano rientrano anche la tangenziale sud di Sondrio (52,8 mln), i due lotti della variante Trescore-Entratico (costo complessivo 186,2 mln) e la variante di Vercurago (costo complessivo 253 mln). Il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini è determinato affinché vengano realizzate nei tempi stabiliti tutte le opere ricomprese nel piano".
"Immaginiamo intenda in tempo per le Olimpiadi" sottolinea oggi Castelli, ben conscio di come alla prima sciata sulle piste di Bormio manchino meno di tre anni. E, dubitando sulla possibilità di centrare tale obiettivo, sempre il Presidente di "Autonomia e Libertà" lancia dunque una scommessa a Mauro Piazza. Il Sottosegretario, trionfalmente, aveva infatti commentato la nota del Mit così: “Piena soddisfazione per l’attenzione che il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini dimostra per le infrastrutture strategiche del nostro territorio con pragmatismo e concretezza: dando risposte su un’opera di primaria importanza per la nostra Provincia come la Lecco-Bergamo. Il Ministro sta assicurando un monitoraggio costante che va di pari passo con le procedure commissariali che procedono nonostante quanto viene sostenuto da alcuni esponenti politici. Nel mese di settembre, verrà convocata la conferenza dei servizi e si procederà a determinare il quadro economico e progettuale definitivo. Regione Lombardia e Provincia di Lecco seguono costantemente lo sviluppo dell’iter”.
“C’è da dire con chiarezza che non è certo colpa di Salvini se il tunnel Vercurago – Calolzio non è ancora stato realizzato, ma siamo all’anno zero. E non è certo colpa del Consigliere Regionale Mauro Piazza se ciò è accaduto. Però - aggiunge Castelli - è responsabilità del Ministro Salvini e del Consigliere Regionale Mauro Piazza non raccontare storielle ai lecchesi. Quest’opera per le Olimpiadi 2026 non sarà mai pronta, lo dico con grande rammarico ma è così. E sono disposto a scommetterci. La posta potrebbe essere questa, per esempio: il perdente andrà di fronte all’imbocco della galleria a cospargersi il capo di cenere”. Facile immaginare chi ha la quote più alte.