Altro incidente allo Zucco di Pesciola: questa volta mortale

Nemmeno il tempo di restituire alle famiglie i corpi delle due escursioniste lecchesi morte scivolando in un torrente in Alta Val Malenco e una nuova tragedia ha insanguinato le montagne nostrane, aggiungendo dolore in un'estate segnata da una lunga serie di incidenti, anche dall'esito funesto, nelle acque del lago come sulle vette che fanno da cornice al nostro territorio. 
Uno scalatore poco dopo le 12 ha perso la vita ai Piani di Bobbio, in un'area già balzata alle cronache solo domenica per l'infortunio patito in parete da una ragazza, soccorsa in codice rosso, fortunatamente in miglioramento al San Gerardo di Monza. E' andata peggio all'uomo precipitato quest'oggi affrontando - parrebbe - la Cresta Ongania. Si tratta di Giuseppe Frigerio. Aveva 77 anni e aveva raggiunto la Valsassina dalla provincia di Milano. Viveva infatti a Locate di Triulzi.
E' precipitato dalla cresta sommitale tra lo Zucco di Pesciola e lo Zucco Campelli, in uno dei canali impervi che si trovano verso il Sentiero degli stradini. Sulla dinamica dell'accaduto sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri di Introbio.  
E' intervenuto l'elisoccorso di Sondrio di Areu -  Agenzia regionale emergenza urgenza, decollato dalla base di Caiolo (SO). Otto i tecnici della Stazione Valsassina - Valvarrone, tra cui un medico del Cnsas - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, a supporto delle operazioni. Constato il decesso, l'intervento si è chiuso attorno alle 14, con la salma di Frigerio trasferita a valle.
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