Civate: grande festa alla Casa del Cieco per i cento anni di Giuseppina Ronchetti

“Quella della Casa del Cieco è la famiglia più numerosa di Civate” ha ricordato il sindaco Angelo Isella. Oggi, questa grande famiglia si è riunita per festeggiare i cento anni di Giuseppina Ronchetti. Nata a Meda il 19 agosto 1923, ha lavorato come magliaia in uno stabilimento a Seregno per una quindicina d’anni e poi come donna delle pulizie. Il marito, Giovanni Rigamonti, imbianchino nonché reduce della campagna in Albania durante la guerra, morì nel 1977. I due figli della signora Ronchetti, Carlo e Nando, sono giunti questo pomeriggio alla casa di riposo assieme ai quattro nipoti e ai tre pronipoti per festeggiare questo importante traguardo.

Giuseppina Ronchetti

“La signora Ronchetti ha stirato fino all’età di 95 anni. Ancora oggi è una signora piena di energia, dinamica, sorridente. Le piace molto conversare ed ha un carattere molto forte” ha sottolineato Giovanna, una delle educatrici della struttura. “Partecipa a diverse attività di animazione e alle funzioni religiose, come messe e rosari. Trascorre le giornate in salottino a guardare la televisione o in compagnia di altri ospiti o parenti che le vengono a far visita passeggiando in veranda”.
Anche Angelo Isella e Antonio Rusconi, sindaci rispettivamente di Civate e Valmadrera, hanno voluto partecipare alla festa. “Grazie per questo momento di gioia. Queste occasioni sono utili anche per costruire la comunità. A Valmadrera le centenarie sono tutte donne. Vedere Giuseppina Ronchetti con la mente lucida, in grado di riconoscere i nipoti, è una bella notizia e dà speranza anche a noi per il futuro. Le lascio una stampa della piazza di Valmadrera di modo che un pezzetto della città rimane qui con lei” ha commentato Rusconi.

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“Ogni volta che vengo qui mi sento in famiglia. Rivedo visi che mi ricordano quando ero più giovane. Le ho portato un’orchidea che spero possa abbellire la sua stanza nei prossimi giorni. Sul biglietto ho scritto un proverbio che fa così: il giovane cammina più veloce ma l’anziano conosce la strada. Chi è più giovane ha ancora bisogno di persone come voi perché siete in grado di farci riflettere e darci qualche prezioso consiglio” ha aggiunto Isella.

Prima del taglio della torta e delle foto di rito, l’ultimo a prendere la parola è stato Franco Lisi, presidente della Fondazione Casa Del Cieco. “Qui ci sono ben quaranta ultranovantenni. L’aspettativa di vita è oggettivamente aumentata. Oltre agli operatori sanitari voglio ringraziare anche gli animatori e i volontari per la loro operosità. La solitudine degli anziani è un problema che non va sottovalutato. In parallelo si pone il tema della sostenibilità economica. Dobbiamo fare in modo che le case di riposo siano sempre più valorizzate da Regione e ATS” ha concluso.
Nel momento in cui è partita la festa vera e propria, una delle prime ospiti ad andare ad abbracciare Giuseppina Ronchetti è stata l’84enne Francesca Pirola, una sua cara amica.
A.Bes.
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