Bellano: Andrea Vitali regala un racconto inedito passeggiando per i luoghi dei suoi romanzi

“I luoghi sono reali”. Ieri sera a Bellano passeggiata per le vie del paese con lo scrittore Andrea Vitali, appuntamento diventato ormai una tradizione nell’estate del paese lariano. Passeggiata con la quale Vitali accompagna i partecipanti suoi luoghi appunto reali dei suoi romanzi.

Andrea Vitali

Filo conduttore della serata una storia ancora inedita, dal titolo provvisorio di “Cronache tripolitane” e ancora ambientata durante il fascismo. Al centro della vicenda c’è l’Orrido che si decide di recuperare e riaprire il pubblico. A proporre l’idea è Converso Scarpadon, veneto di origini ma ormai trasferitosi da tempo a Bellano guadagnandosi così il soprannome di “lombardo-veneto”.

E’ uno dei consultori che affiancano il podestà Mengotti. L’idea di riaprire l’Orrido si scontra con lo scetticismo di altri e soprattutto con le preoccupazioni del segretario per via dei costi che l’operazione richiederebbe. Opponendo al progetto una serie di difficoltà. A partire dai disagi che la chiusura della scalinata di accesso alla cascata per i lavori di ripristino arrecherebbe agli abitanti delle frazioni alte. Per non parlare dei funerali che sarebbero costretti a un percorso alternativo con il rischio di provocare ulteriori decessi tra i partecipanti. La spunta Scarpadon con l’appoggio del podestà. Data fissata per l’inaugurazione: il 21 aprile, Natale di Roma e festa del lavoro, giorno che nel 1930 cade di Pasquetta.

 

A stendere il discorso inaugurale è chiamato il maestro Fiorentino Crispini, personaggio che i lettori di Vitali hanno già incontrato in più d’un romanzo. Sennonché, nel giorno delle prove generali ci si accorge che il fragore dell’acqua copre la voce degli oratori ai quali tocca gridare non poco per farsi sentire. E a furia di gridare, il Crispini perde la voce. All’indomani non può dunque pronunciare discorso ufficiale.

Se ne incarica lo Scarpadon. E Crispini del tutto dimenticato se ne torna mogio verso casa. Strada facendo viene però sorpreso dalla meraviglia di una piazza deserta e silenziosa: decide che quella meraviglia va messa per iscritto. E’ il messaggio che Vitali affida al maestro: la necessità di farsi ancora sorprendere dalla meraviglia.

Il riassunto, naturalmente, non rende il brio al quale i romanzi di Vitali ci hanno ormai abituati. Men che meno la capacità affabulatoria dello stesso scrittore nel raccontare al pubblico le proprie storie. Come questa dell’Orrido che per ora finirà in un cassetto a decantare e forse in futuro, chissà, sarà pubblicata con le opportune correzioni.

Alta e attenta la partecipazione del pubblico alla passeggiata con l’Orrido come punto di partenza e di arrivo e che ha toccato l’ex circolo, la piazza Rovelli, il municipio, la via Manzoni proprio sotto le finestre dell’immaginata casa del maestro Crispini e il parco delle Rimembranze. Ad accompagnare il racconto di Andrea Vitali, anche le canzoni interpretate da Federica Spreafico accompagnata alla chitarra da Stefano Fumagalli.
D.C.
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