Il salvataggio di domenica a Piona merito anche di una 17enne. 'mi fa star bene fare la bagnina sul nostro Lago'
C'era anche una volontaria di soli 17 anni nel terzetto di bagni dell'Associazione Amici di Claudio che, domenica, a Piona, ha tratto in salvo tre ragazzi di origini arabe finiti in acqua quando, improvvisamente, il loro materassino si è ribaltato. Con Vincenzo Durante e Marco Capalbo si è subito attivata infatti Emma Giani, liceale con la passione del nuoto, già trovatasi, nel corso di altro servizio, a dover intervenire per evitare tragedie, come a Sorico quando ha collaborato nel salvataggio di una bambina. E pensare che il brevetto da bagnino lo ha preso solo a maggio, per poi entrare in contatto casualmente con l'Associazione Amici di Claudio, incontrata a luglio quando lei stessa aveva raggiunto la spiaggia di Colico da bagnante, desiderosa di cercare refrigerio e di mantenersi allenata, da nuotatrice in acque libere qual è.
Emma con due "colleghi"
Compreso che seppur ancora minorenne avrebbe potuto affiancare i volontari “di vedetta” sul Lario, Emma non ci ha pensato due volte e si è unita al gruppo. Del resto il brevetto, spiega lei stessa, lo ha preso proprio per rendersi utile, quando necessario. “Desideravo essere d'aiuto, presidiare le spiagge per dare una sicurezza in più ai bagnanti” sottolinea la valtellinese. Detto. Fatto.
Anche perché, nonostante la giovane età, il Lago lo conosce e lo frequenta fin da piccola, pur non disdegnando nemmeno il mare. “Sento da sempre di persone che muoiono nel Lario per mancanza di soccorsi”: ecco la molla che l'ha portata ad attivarsi personalmente, assumendosi un impegno che la porta a contatto con un elemento, come l'acqua, con cui ha sempre avuto confidenza. “Amo il nuoto, mi piace davvero tanto stare in acqua”. Il tutto con il pieno appoggio della sua famiglia. E' il papà che le fa da autista per raggiungere la “torretta” e prendere servizio come guardiana del Lago, in questa ultima estate da liceale in attesa di iniziare a settembre il quinto anno delle superiori.
Emma, frequentando una squadra di nuoto hai avuto la possibilità di seguire il corso di bagnino, prima ha ottenuto il brevetto per soccorritore di piscina e poi quello per acque libere. Quali sono le aspirazioni per il futuro di una giovane intraprendente come te?
Sicuramente continuare questa attività che sto portando avanti con gli Amici di Claudio. Attività che dovrebbe essere estesa anche in altre zone. Come si legge sui giornali, sul Lago, sia sul ramo lecchese che in quello comasco, mancano bagnini, manca personale per garantire sicurezza. Mi piacerebbe portare il servizio anche dove ancora non c'è.
Cosa pensi quando vedi un bagnante in difficoltà?
Subito penso che quel bagnante potrebbe essere chiunque, magari anche qualcuno che non sa nuotare. E alle emozioni. Come la bambina a Sorico: era in panico, piangeva, veniva trascinata dal vento. Penso insomma a come ci si possa sentire, lì da soli in acqua, spaventati. Per la bimba io e il mio collega ci siamo subito mossi, salvandola.Vi occupate anche di fare prevenzione, vero?
Si, in giornate molte ventose, per esempio, richiamiamo le persone affinché si rendano correre di trovarsi in una situazione di potenziale pericolo. Quello del bagnino è un'attività che richiede molta attenzione, il salvataggio viene dopo: per evitare l'emergenza si deve fare una buona prevenzione. Se una persona in acqua si allontana, viene richiamata proprio per evitare poi si trovi a dover chiedere aiuto.
Hai mai paura?
Si, in alcune occasioni ho avuto paura. Ma si è trattato di attimi. Poi ho pensato alle mie capacità, sono in grado di farlo, sono lì per quello. Il credere in ciò che sono in grado di fare – oltre alle conoscenze apprese - mi fa passare tutto, mi attiva a mettere in pratica quello che so.Un grande impegno il tuo, una ragazza giovane che nei weekend estivi trascorre il suo tempo a presidiare le spiagge invece di fare come altri che nel periodo estivo si dedicano al divertimento e alla spensieratezza. Non ti pesa?
Beh, i weekend effettivamente sono i giorni della settimana in cui i miei amici escono di più. Mi fa però stare bene passare il sabato e la domenica – quando c'è maggiore affollamento sulle spiagge – al Lago e sapere di poter essere utile.
Come ti trovi con gli Amici di Claudio?
Sono contenta di averli conosciuti e di essermi unita a loro. Sono un gruppo in cui persone di età diverse, si mettono in gioco all’interno dell’Associazione, tutti a disposizione per rendere le spiagge sicure. E' un gruppo bellissimo.
L'entusiasmo di Emma è contagioso. E con i suoi 17 anni lascia ben sperare che anche nelle giovani generazioni cresca la conoscenza e la consapevolezza dei rischi propri del Lago.
Moira Acquistapace