Abbadia: altro assalto alla spiaggia, con auto ovunque. 'Scontro' gitanti-residenti

C’erano macchine in sosta ovunque ad Abbadia ieri pomeriggio. Fortunatamente non sulla provinciale, come accaduto a Ferragosto. Ma per il resto chi non ha trovato posto nei parcheggi “regolari” non ha perso tempo e si è ingegnato, spinto dal desiderio di passare la giornata sulle sponde del Lago. Ciò ha prodotto auto in divieto di sosta, sui marciapiedi, in doppia fila o posteggiate in ogni possibile anfratto. Neanche la Polizia Locale, che pure si è vista più volte girare, ha potuto arginare, o per lo meno gestire questo fenomeno.

Forse perché in realtà gli evidenti problemi viabilistici che affliggono i comuni del litorale come Abbadia nei giorni di maggiore afflusso turistico nascondono un problema più grande: ci sono le strutture per assorbire l’arrivo di una così ingente mole di persone? Tale quesito non riguarda solo i parcheggi e non riguarda solo Ferragosto, quando una pattuglia della Polizia Provinciale è dovuta intervenire per multare cinque automobilisti che avevano posteggiato abusivamente l’auto sulla sp72. Un evento grave, certo, ma basta fare due chiacchiere con gli anziani del circolo ARCI di via della Quadra per capire che quello è solo la punta dell’iceberg. “Negli ultimi dieci anni la situazione è peggiorata. I villeggianti vengono e fanno quello che vogliono. Le regole non vengono fatte rispettare e le multe sono troppe basse. A Ferragosto io non potevo uscire di casa perché avevo le macchine dei turisti parcheggiate davanti al cancello. Uno mi ha detto che se avevo bisogno avrei potuto volare” ha raccontato Marco, residente proprio sulla sp72. Complice il momento di calma subito dopo la fine del GP di moto, tra i presenti si è poi sviluppata un accesa discussione. Due i fronti: da un lato chi invocava il numero chiuso perché “i parcheggi ci sono. Il punto è che più di un tot di turisti non li possiamo ospitare”; dall’altro lato chi sosteneva la necessità di più infrastrutture. “Non è solo una questione di parcheggi. Qui ad Abbadia c’è la spiaggia libera più lunga di tutto il litorale ma non ci sono né bagni né pattumiere. I turisti lasciano lì tutti i rifiuti e poi la pulizia la fanno i pescatori il lunedì mattina” ha concluso Marco.

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Dopo aver salutato il simpatico gruppo di residenti, pronti a lanciarsi in un avvincente partita a carte, ci siamo diretti verso la stazione, porta d’ingresso ad Abbadia per tanti milanesi. In piazza della Costituzione Repubblicana le auto sui marciapiedi erano tre, quelle in divieto di sosta non si contavano neanche. Con l’arrivo del treno delle 15.30 la banchina, piena di turisti, si è svuotata. Se ne sono saliti trenta, però, dal convoglio ne saranno scesi almeno cinquanta.

Scesa all’ingresso per ritirare un pacco lasciato dal corriere, la signora che abita proprio sopra la stazione ci ha squadrato sconsolata quando ci siamo avvicinati. “La situazione dei turisti è un macello. Guardi lei stesso. È un macello” ha chiosato prima di scomparire dietro la porta.
È bastato portarsi in spiaggia, tuttavia, per incontrare un umore completamente diverso. “È un bel posto per un pomeriggio al mare. C’è un po’ di affollamento ma ci sta in questo periodo. Siamo contenti” hanno commentato Mattia e Beatrice, due giovanissimi fidanzati giunti dal milanese. “Io vivo qui e mi sento fortunata ad essere vicina ai turisti senza dover andare da nessuna parte. Certo, mancano dei servizi come, per esempio, le docce” ha aggiunto Esmeralda.

Poco lontano, Arturo osservava la spiaggia straripante di gente protetto dall’ombra di una pianta. “Secondo me quella che manca è l’educazione. Il sabato e la domenica ci sono tanti turisti, molti dei quali mettono la musica ad alto volume e lasciano in giro i rifiuti” ha sottolineato il signore, frequentatore abituale della costa di Abbadia.
Il quadro che esce da queste chiacchierate, già complesso e articolato, è comunque incompleto. “Noi siamo aperti il sabato e la domenica. A giugno e luglio siamo stati sempre pieni. Ad agosto invece il tasso di riempimento dell’autosilo è andato calando anche se oggi abbiamo fatto il tutto esaurito” ha commentato Mario, gestore del parcheggio a pagamento di via per Novegolo. “Sinceramente penso che ci siano dei problemi nella gestione del flusso di turisti da parte dell’amministrazione comunale. Se ci sono in giro i vigili e fanno al multa al primo che parcheggia sulla provinciale, poi gli altri non parcheggiano più lì”.
A.Bes.
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