Monte Marenzo, chiusura RSA: il dottor Venturini al lavoro per sistemare le 22 ospiti. I sindacati chiederanno un incontro

Ivano Venturini
Madre Lidia, nel tentativo di analizzare la situazione "a freddo", ha subito riconosciuto come ora siano sostanzialmente due le grandi domande a cui è necessario dare una risposta il prima possibile, per tutelare i diritti e gli interessi di tutti: i due quesiti riguardano le sorti delle 22 ospiti e delle 25 dipendenti della RSA di Monte Marenzo, che chiuderà i battenti entro la fine dell'anno dopo oltre mezzo secolo di attività.
Mentre la notizia ha iniziato a diffondersi sul territorio, suscitando qualche timore per il prossimo futuro e non poca sorpresa dal momento che fino soltanto a pochi giorni fa non c'era stata alcuna avvisaglia al proposito, le Suore Somasche Figlie di San Girolamo Emiliani stanno lavorando con tenacia per fare in modo di dare risposte certe sia ai famigliari delle anziane che da più o meno tempo risiedono presso la struttura di via Mazzini sia alle figure professionali - soprattutto OSS e infermiere - che vi prestano servizio. E importante, in questo senso, si sta rivelando la consulenza "pro bono" offerta fin da subito dal dottor Ivano Venturini, direttore delle RSA di Calolzio e Brivio.
"Oltre alle Suore, che sono davvero amareggiate per questa situazione, ho già incontrato anche diverse famiglie" ci ha spiegato quest'ultimo. "Molte di loro, giustamente, hanno chiesto che la rispettiva congiunta possa essere ricollocata alla Madonna della Fiducia, per una questione di vicinanza, ma al momento non è così semplice: abbiamo già una lista d'attesa importante (così come a Brivio), ma in accordo con don Giancarlo Scarpellini, legale rappresentante dell'ente ecclesiastico che gestisce la struttura, abbiamo stabilito di dare la priorità alle "nonne" di Monte Marenzo, quando si libereranno alcuni posti, anche perchè molte sono originarie proprio di Calolzio. Il tempo stringe, pertanto spero che si possano coinvolgere anche altre RSA del territorio. Da parte mia, a breve mi metterò in contatto anche con l'ATS di Lecco per valutare la possibilità di eventuali dimissioni protette: una famiglia, per esempio, sta prendendo in considerazione l'ipotesi di un rientro a casa per un'ospite di Monte Marenzo, con la richiesta che però possa frequentare il Centro diurno della Madonna della Fiducia; questa potrebbe essere una buona soluzione, ma al momento è ancora tutto da verificare".
Inevitabile, poi, un passaggio con i rappresentanti locali delle sigle sindacali, per sciogliere il nodo riguardante le dipendenti presto disoccupate. "Ho già manifestato la mia totale disponibilità a collaborare anche su questo fronte, per quanto non possa offrire nessuna garanzia: a Calolzio, per esempio, abbiamo l'organico saturo, con un impianto stabile ormai da anni, fortunatamente" ha aggiunto il dottor Venturini. "Ad ogni modo, se qualche lavoratrice volesse eventualmente lasciarmi il proprio CV, potrei provare a proporlo direttamente ad altre strutture del territorio per un'assunzione diretta".
La sensazione, comunque, è che per venire a capo di entrambe le questioni ci vorrà qualche tempo. Anche perchè, neanche a farlo apposta, la notizia della chiusura della RSA è caduta tra capo e collo delle parti coinvolte proprio nel più classico periodo delle ferie estive.
"Appena possibile chiederemo di essere convocati dalle Suore e dalle altre realtà interessate, e ci confronteremo con il dottor Venturini: l'obiettivo, naturalmente, è quello di ricollocare al più presto tutte le lavoratrici, per non lasciarle senza un impiego" ha commentato Teresa Elmo (Funzione Pubblica CGIL). "Sarà importante, poi, provare anche a far mantenere loro le attuali condizioni contrattuali, o in alternativa cercare una soluzione che possa armonizzarsi con l'UNEBA. Si tratta di una situazione complessa, innanzitutto per le anziane ospiti coinvolte, ma le nostre maggiori preoccupazioni sono rivolte alle dipendenti, che supporteremo in tutto e per tutto. In questo momento è tutto in itinere, tra qualche settimana potremo iniziare ad avere un quadro più completo".
B.P.
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