Valmadrera: commozione e riconoscenza ai funerali del Cavalier Emilia Dell’Oro

“La nostra preghiera non si fermerà ad Emilia. Ricorderemo suo padre Alessandro e tutte le vittime innocenti della cattiveria umana”. Così don Egidio Casalone ha aperto le esequie del Cavaliere Emilia Dell’Oro. Come, probabilmente, avrebbe voluto lei: ricordare anche nel giorno delle sue esequie tutti i caduti e i dispersi di guerra. A questo scopo, del resto, “Milietta”, scomparsa due giorni fa all’età di novantuno anni dopo una lunga malattia, aveva dedicato tutta la sua vita, trasformando, come ha ricordato il sacerdote valmadrerese nell’omelia, “il dolore per la perdita del padre in un impegno concreto per gridare a tutti, soprattutto ai giovani, la bellezza della dignità umana e il rispetto di ogni vita”.

Emilia Dell’Oro ha lasciato un segno nelle vite di molti e in tanti hanno affollato la chiesa parrocchiale per renderle omaggio e porgerle l’ultimo saluto. C’erano i suoi amici e compagni dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, tutti con il fazzoletto azzurro.

“Le guerre sono l’opposto del Vangelo. Le violenze sono la manifestazione di egoismi infiniti dove la pace non esiste e regnano indifferenza, cattiveria e menefreghismo. Noi uomini siamo capaci di fare del bene come Emilia ma siamo capaci di fare anche del male” ha ricordato ancora don Egidio Casalone. “Emilia ha difeso e promosso i valori che stanno a fondamento del nostro vivere, ha cercato di trasmettere ai giovani la bellezza di una vita nuova. Assieme a Pino Galbani è entrata tante volte nelle scuole per raccontare le tragedie delle guerre e spronare tutti alla bellezza della pace e dell’amore”.

C’erano i sindaci di Civate, Malgrate e Valmadrera, in rappresentanza di tre comunità che hanno beneficiato notevolmente dell’impegno di Emilia Dell’Oro. “Aveva trasformato la tragedia, il lutto, il dolore per la perdita del padre Alessandro, morto nel campo di concentramento di Mauthausen, in un impegno fattivo e concreto di testimonianza soprattutto nelle scuole. Era sempre presente a tutte le manifestazioni. Per questo suo impegno a non dimenticare la violenza inaudita dei campi di concentramento, su mia proposta, nel 2007 Emilia fu insignita del Cavalierato della Repubblica” ha ricordato Antonio Rusconi, primo cittadino di Valmadrera, al termine della celebrazione.

Dopo di lui, ha preso la parola Maurino Chiaffredo, consigliere nazionale di ANFCDG e presidente provinciale ad Asti. “Oggi siamo qui a porgere l’ultimo saluto a te Emilia, la più anziana dei nostri presidenti provinciali nonché presidente della sezione di Valmadrera da oltre 70 anni. Anche quando non potevi partecipare alle riunioni, la tua telefonata non mancava mai. Grazie a te e alla tua famiglia per ciò che avete fatto” ha sottolineato. Già, la famiglia. I parenti erano tutti lì, in prima fila, idealmente stretti in un grande abbraccio intorno alla bara che custodirà per sempre il loro pilastro. In futuro, sarà con ogni probabilità Alessandra Anghileri, figlia del cavaliere Dell’Oro e già segretaria della sezione locale di ANFCDG, a portare avanti l’impegno della madre nell’associazione.

Oggi, però, il compito di raccontare un’ultima volta chi era Emilia Dell’Oro è toccato alle tre nipoti. “Eri una donna straordinaria. Eri la nostra amata nonna, un fuoco, un ardore, una forza della natura. Per noi sei un’ispirazione. Una tra le prime donne di Valmadrera ad indossare i pantaloni che tu stessa ti eri cucita” ha esordito Chiara Molinari.

“Ci hai insegnato che tutto è possibile. Non importa da dove parti, se sai dove arrivare. Lei sapeva smuovere mari e monti, vivendo sempre il percorso con intensità ed entusiasmo. Era attenta alle persone, le coinvolgeva nel profondo e le entusiasmava con la sua energia. Lei era tenacia, determinazione” ha aggiunto Arianna Vassena.
“Lei portava musica nelle nostre vite, splendore, eleganza e ilarità. Noi custodiamo i ricordi delle gite, dei cortei, delle feste e delle commemorazioni. Era una persona d’altri tempi per i valori di famiglia, patria e libertà che ci ha insegnato ma anche una donna avanti cent’anni rispetto alla sua epoca per la sua sensibilità e la modernità delle sue idee” ha concluso Eliana Vassena.

Quelle parole, intrise di commozione, affetto e riconoscenza, sono rimaste a lungo sospese nell’atmosfera silente della chiesa prima di depositarsi nel cuore di tutti i presenti in ricordo della forza e del carattere di Emilia Dell’Oro. La tensione emotiva si è sciolta solo quando ha ripreso la parola don Egidio Casalone. “Emilia non l’abbiamo persa per sempre. La ritroveremo nella vita eterna, luminosa e splendente più che mai come il signore Gesù che ha vinto la morte” ha concluso il sacerdote. Infine, tra gli applausi dei presenti, il feretro è uscito dalla chiesa, diretto verso la cremazione. Le ceneri saranno benedette domani alle ore 14 presso il cimitero di via Manzoni.
A.Bes.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.