Dervio, 'espropri' per il peduncolo sulla 36. Il sindaco chiarisce: 'Coinvolti solo terreni'

Stefano Cassinelli
"Sì, degli espropri ci saranno, così come era già previsto nel progetto preliminare. Ma non sarà toccato nessun immobile, posso garantirlo". Il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli ha messo subito le cose in chiaro: lo ha fatto con noi, ma soprattutto con i cittadini di Corenno Plinio che si sono rivolti a lui dopo aver ricevuto un avviso di Anas relativo a una serie di espropri sul territorio comunale - e nello specifico, appunto, nell'antico borgo medievale - resisi necessari per consentire la realizzazione del peduncolo di collegamento tra SS 36 e SP 72, un'opera in realtà attesa da una ventina d'anni ma ora fondamentale in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
"Come ho già fatto presente anche all'Ingegner Pietro Gualandi, Responsabile del Procedimento, la comunicazione di Anas ha indotto molti in errore, dal momento che per indicare le aree che saranno oggetto di esproprio sono stati utilizzati i mappali, facendo pensare che l'operazione avrebbe coinvolto anche abitazioni o altri stabili residenziali: non è così, la questione riguarda solo ed esclusivamente le pertinenze, dunque alcuni terreni o parti di essi, che possono essere anche giardini, ma certamente nessuno rimarrà senza casa" ha tranquillizzato il primo cittadino, spiegando come il Comune fosse già al corrente della cosa avendo "in deposito", come da prassi in questi casi, gli atti del progetto, disponibili per trenta giorni consecutivi a partire dalla data di pubblicazione dell'avviso.
Entro lo stesso lasso temporale, come si legge nella comunicazione della Spa che gestisce in tutta Italia strade di interesse nazionale, "gli eventuali portatori di interessi pubblici o privati, individuali o collettivi, potranno far pervenire al Responsabile del Procedimento, presso l'U.O. Espropri della Struttura Territoriale suddetta, le proprie osservazioni (idonee memorie scritte e documenti a mezzo raccomandata A.R.) che saranno valutate da questa Società, qualora pertinenti all'oggetto del Procedimento".
"Sì, significa che è possibile anche opporsi all'esproprio. Ma in un caso come questo, di fronte a un'opera di interesse pubblico e nazionale, legata ai Giochi olimpici, sarebbe molto difficile vincere una battaglia legale per conservare poche decine di metri quadrati di terreno" ha spiegato ancora il sindaco Stefano Cassinelli. "Se la questione riguardasse abitazioni private, sarebbe il Comune stesso a presentare un ricorso, ancor prima che i proprietari. Ma qui - almeno stando al preliminare - si tratta davvero solo e soltanto di appezzamenti, al massimo di giardini. A cui ovviamente dispiace dover rinunciare, ma ne va dell'interesse di molti. Il nostro Comune non ha avuto nessun ruolo nella progettazione dell'opera, ma qualora la "versione" definitiva, che non abbiamo ancora visionato, dovesse implicare l'esproprio di abitazioni, ci metteremmo al fianco dei cittadini interessati in tutte le sedi opportune", perchè il diritto alla casa è sacro.
I lavori per la realizzazione del peduncolo, che si pensava potessero prendere il via già il prossimo autunno, entreranno probabilmente nel vivo a 2024 inoltrato. Per leggere l'avviso di Anas pubblicato anche sul sito di Regione Lombardia, che riguarda una cinquantina di persone, CLICCA QUI.
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