In viaggio a tempo indeterminato/296: Illy e altre curiosità dalla Romania

Buon Ferragosto! (anche se leggermente in ritardo).
Il 15 agosto è una di quelle date tipo Natale, cioè quelle che scandiscono il tempo. Dividono l'anno in blocchi temporali come un segnalibro in un ebook.
Li identifichi in fretta sul calendario e ti dicono a che punto sei. Ferragosto sta leggermente oltre la metà e a me ha sempre messo un po' di tristezza. Sì, è vero che non sono una fan delle grigliate, ma il punto è un altro. Questa giornata segna l'inizio del declino dell'estate. "L'estate sta finendo e un anno se ne va" recitava una vecchia canzone. E a me è sempre sembrato che la colpa fosse un po' di questa data.
L'altro giorno, nel magico mondo dei social network, mi sono imbattuta in un post che spiegava l'etimologia del nome Ferragosto: Feriae Augusti cioè il riposo di Augusto. Si tratta di una festa che si celebrava nell'Antica Roma già a partire dal 18 a.C. ed era dedicata proprio all'imperatore Augusto.
A differenza di quanto si possa pensare, però, la festa non cadeva soltanto il 15 di agosto ma occupava tutta la prima metà del mese. Quelle settimane erano dedicate soltanto al riposo e ai festeggiamenti.
Insomma, gli antichi romani avevano già capito tutto.
Ma veniamo al giorno d'oggi e al Paese in cui ci troviamo adesso. Volevo fare un collegamento tra Ferragosto e la Romania e prima di leggere per caso quel post, pensavo sinceramente fosse impossibile.
Il collegamento, invece, ce l'avevo proprio sotto il naso.
Il nome Romania deriva infatti dal latino "romanus", cioè abitante dell'impero Romano. Era proprio con questa parola che gli antichi romani identificativano i territori conquistati.
Ed eccolo qui il collegamento perché, se quanto scritto prima era vero, anche qui il Ferragosto era una cosa seria.

Restiamo in tema parole e lingua perché il rumeno è una lingua stranissima ma molto affascinante. Appena abbiamo iniziato a leggere qualche termine ci siamo accorti di una somiglianza con l'italiano che mai ci saremmo aspettati. "A rivedere", "lasa mi in pace" e altre parole che suonano così familiari.
Questa somiglianza è legata al fatto che il romeno è una lingua neolatina, cioè un'evoluzione del latino parlato nell'impero romano. Per questo è assimilabile all'italiano, al francese o allo spagnolo con la differenza che si è sviluppato come fosse un'isola in mezzo a un mare dove si parlano lingue di origine completamente diversa.
Questo ha fatto si che venisse influenzato e assorbisse alcuni dei vocaboli dei Paesi vicini senza però perdere la struttura grammaticale che lo accomuna alle alte lingue romanze.
Non vi dico la stranissima sensazione di sentirsi dire "scusa" da una signora che inavvertitamente mi aveva urtato. Ho avuto un fulmineo cortocircuito e per un istante mi sono sentita catapultata in Italia.
La parola "grazie" invece è difficilissima "mulțumesc", ma in compenso la risposta "cu placere" è molto semplice da ricordare e suona davvero cortese.

Visto che inavvertitamente sono finita a parlare di una curiosità come quella legata alla lingua, perché non tirar fuori anche altre chicche interessanti sulla Romania?
Quindi ecco un rapido elenco di fatti interessanti:
- Il primo castello di tutta Europa ad essere illuminato dalla corrente elettrica è quello di Peles a Sinaia. L'elettricità veniva prodotta da un impianto installato proprio nel castello. Piccola curiosità, il riscaldamento costruito nel 1800 funziona ancora oggi... altro che caldaie del ventunesimo secolo!
- Francesco Illy, fondatore della Illy Caffè, è nato a Timisoara in Romania. A lui si deve l'invenzione della macchina per il caffè che utilizzava l'acqua anziché il vapore, in pratica una predecessora della macchina per l'espresso che si usa ancora oggi. Grazie Romania!
- L'edificio più pesante del mondo è palazzo del Parlamento rumeno. Si trova a Bucarest ed è il secondo palazzo amministrativo più grande del mondo, dopo il Pentagono.
- Nadia Comaneci, famosa per essere la prima ginnasta nella storia delle Olimpiadi a prendere tutti 10, è rumena.
- Nel 2002, in una grotta nel sud della Romania, è stato ritrovato il fossile di Homo Sapiens più antico del mondo. L'età? 42000 anni!

Queste sono solo alcune delle curiosità su questo Paese che, sarò sincera, mi affascina e incuriosisce moltissimo. Quello che più accende in me la voglia di scoprirlo, è il fatto che sia al tempo stesso così vicino e così lontano da ciò che conosco. E poi, ragazzi, fanno una pizza pazzesca. Direi che vale la pena venirci anche solo per quello!
Angela (e Paolo)
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