Alta adesione alla festa dell'Alpe Tedoldo. E tornano le mucche

Duecento persone hanno partecipato ieri alla festa dell’Alpe Tedoldo, organizzata da chi lì possiede un'abitazione. Un numero di "commensali" andato ben oltre le aspettative, tanto da costringere i promotori a rifiutare molte prenotazioni in quanto in esubero rispetto ai posti prefissati.

La festa è iniziata sabato con un apericena tra i 20 organizzatori ed i villeggianti cui è seguito un falò e un piccolo spettacolo pirotecnico. Ieri alle 11 è stata celebrata la santa messa nella chiesetta dedicata ai caduti per la patria, edificio di cui quest'anno ricorre il centenario della costruzione. All'interno custodisce una bella immagine della Vergine.

Il momento di preghiera ha visto la presenza del vicesindaco Leonardo Enicanti nonché del labaro delle penne nere di Vendrogno. Nel corso della funzione - allietata con canti e chitarre - è stata letta anche la preghiera degli alpini in memoria di tutti i commilitoni "andati avanti".
A pranzo è stata servita un'ottima polenta taragna, accostata ad uno spezzatino con i funghi e salsicce. Non sono mancati nemmeno panini per gli escursionisti di passaggio. La giornata è proseguita con tanti giochi per i bambini e l’incanto dei canestri, grazie ai numerosi sponsor. Il ricavato è stato devoluto alla ricerca per la fibrosi cistica.

L'Alpe Tedoldo invece, dall'estate 2024, vedrà il ritorno delle mucche. Dal prossimo anno, infatti, grazie a un contributo di Regione Lombardia sarà recuperata una parte abbandonata dell'alpeggio. I lavori, coperti da un bando grazie al quale il comune di Bellano ha ottenuto 25.000 euro, si svolgeranno nelle prossime tre stagioni. Investendo, ci si augura quindi di far rivivere la montagna e le sue tradizioni.
M.A.
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