Primaluna: per San Lorenzo la Messa e la benedizione delle auto

È iniziata con l'inno dedicato a San Lorenzo la celebrazione della Messa di oggi a Cortabbio di Primaluna, che ha visto anche il rito del faro in ossequio a una tradizione antica e ricca di significato, tipica del Rito Ambrosiano. Il sacerdote, con tre candeline accese all'estremità di un'asta, ha così dato fuoco al globo in cotone appeso all'ingresso del presbiterio, in riferimento al sacrificio totale che i martiri hanno fatto della loro vita, consumata interamente per Cristo.





Don Marco Mauri ha spiegato come l'esistenza di Lorenzo sia stata al servizio della Chiesa: "Lo hanno ucciso perché si è rifiutato di consegnarne i tesori e ha mostrato i poveri, più che i calici, più che le cose dorate che custodiamo ancora oggi. La vera ricchezza della Chiesa sta proprio nel servizio ai più piccoli, come ci ha insegnato Gesù durante l'Ultima Cena quando ha lavato i piedi dei suoi discepoli come facevano i servi, Lui che era il maestro. Si è sempre schierato dalla parte dei più fragili, di quelle persone che nella nostra società non vengono considerate ma che agli occhi di Dio sono preziose". 



Concludendo l'omelia il sacerdote ha chiesto una preghiera per vedere il "servizio" della nostra vita, agendo secondo l'insegnamento di Lorenzo.




Al termine della funzione, dopo la benedizione e il bacio della reliquia, sulla strada che fiancheggia il piazzale della chiesa, don Marco ha benedetto i veicoli in discesa, uno ad uno, e a sinistra i chierichetti hanno consegnato l'immaginetta del Santo patrono.
Questa sera la parte "profana" della festa, che prosegue nei giardini degli Alpini con il gruppo Asnin de Cortabi che propone, dalle 18.00, "Urlando contro il cielo"; a seguire dalle 19.00 la cena, con possibilità di asporto e tanta altra musica.

M.A.
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