Chiusura degli sportelli bancari: l'allarme dello SPI CGIL Lecco
Come d’abitudine, si recano al loro sportello per prelevare il denaro necessario per le piccole spese settimanali e controllare i risparmi affidati alla banca per vivere serenamente il proprio futuro. Ma, con sgomento, scoprono che la filiale non c’è più. Cancellata, nel giro di pochi giorni, in nome del contenimento dei costi e della digitalizzazione.
Un serio problema per gli anziani che vivono nei piccoli centri. Già oggi in 6 paesi della provincia di Lecco non c’è già nemmeno uno sportello. In 18 ne rimane soltanto uno, non necessariamente quello a cui fa riferimento il malcapitato utente. La situazione è destinata solo a peggiorare. Come nel resto d’Italia, le filiali sono in via d’estinzione. Gli algoritmi suggeriscono le chiusure ai manager che, nelle sedi centrali degli istituti, si occupano delle strategie gestionali.
Tutto questo si traduce in ansia e smarrimento per gli anziani. In molti non sono in grado di utilizzare l’home banking. Altri, pur padroneggiando siti e app, non si sentono sicuri nel gestire il denaro senza un contatto umano, temono di sbagliare o di cadere vittima dei sempre più frequenti tentativi di frode informatica che giungono sui nostri terminali.
“Non si può non tenere conto del presidio che offrono gli sportelli bancari, soprattutto nei piccoli paesi – ammonisce Pinuccia Cogliardi, segretaria generale dello SPI CGIL Lecco –. Clienti di lunga data, che da sempre affidano i loro risparmi a una banca, non possono essere improvvisamente abbandonati. Anno dopo anno, per una vita, hanno visto il bancario come un amico, un confidente e un buon consigliere al quale affidare i loro soldi, con piccoli e grandi investimenti che hanno fatto crescere questo Paese, in primis proprio le banche. Gli aridi disegni di mercato – prosegue Cogliardi - non fanno i conti con la storia e non conoscono il significato della parola riconoscenza. Alla lunga sarà davvero una strategia vincente? Lasciare le decisioni agli algoritmi e ai freddi numeri può aumentare i profitti, almeno nell’immediato. Ma di certo riduce l’umanità. E quello è il patrimonio più prezioso che abbiamo”.
Un serio problema per gli anziani che vivono nei piccoli centri. Già oggi in 6 paesi della provincia di Lecco non c’è già nemmeno uno sportello. In 18 ne rimane soltanto uno, non necessariamente quello a cui fa riferimento il malcapitato utente. La situazione è destinata solo a peggiorare. Come nel resto d’Italia, le filiali sono in via d’estinzione. Gli algoritmi suggeriscono le chiusure ai manager che, nelle sedi centrali degli istituti, si occupano delle strategie gestionali.
Tutto questo si traduce in ansia e smarrimento per gli anziani. In molti non sono in grado di utilizzare l’home banking. Altri, pur padroneggiando siti e app, non si sentono sicuri nel gestire il denaro senza un contatto umano, temono di sbagliare o di cadere vittima dei sempre più frequenti tentativi di frode informatica che giungono sui nostri terminali.
“Non si può non tenere conto del presidio che offrono gli sportelli bancari, soprattutto nei piccoli paesi – ammonisce Pinuccia Cogliardi, segretaria generale dello SPI CGIL Lecco –. Clienti di lunga data, che da sempre affidano i loro risparmi a una banca, non possono essere improvvisamente abbandonati. Anno dopo anno, per una vita, hanno visto il bancario come un amico, un confidente e un buon consigliere al quale affidare i loro soldi, con piccoli e grandi investimenti che hanno fatto crescere questo Paese, in primis proprio le banche. Gli aridi disegni di mercato – prosegue Cogliardi - non fanno i conti con la storia e non conoscono il significato della parola riconoscenza. Alla lunga sarà davvero una strategia vincente? Lasciare le decisioni agli algoritmi e ai freddi numeri può aumentare i profitti, almeno nell’immediato. Ma di certo riduce l’umanità. E quello è il patrimonio più prezioso che abbiamo”.