Calcio Lecco: Somasca e il 'salvataggio' nella calda estate 1983

Dopo la scomparsa del presidentissimo Ceppi la squadra bluceleste del Lecco, retrocessa nel campionato di Interregionale, rischiava di scomparire. Era l’estate 1983. Valerio Somasca, noto commercialista, raccontò in un’intervista al quotidiano La Provincia le vicende del 1983, quando, operando in prima persona, portò al salvataggio del club nella situazione delicatissima della retrocessione dalla C all’Interregionale.


Il presidente Mario Ceppi a cena con amici del club bluceleste

Somasca dichiarò: “Ceppi era il socio di larga maggioranza, praticamente l'unico. Dopo il suo decesso gli eredi non ritenevano di proseguire nell’attività. Non vi erano acquirenti sul mercato anche se le azioni erano praticamente offerte gratuitamente. Avevo già operato con Mario Ceppi – aggiunse –, raccogliendo anche l’invito di eredi mi accinsi nell’operazione di continuare la Calcio Lecco nei ricordi di promozioni e campionati nella massima serie nazionale. Con una situazione debitoria non molto esposta e dall’altro lato un patrimonio giocatori che poteva essere usato sul mercato calcistico per migliorare la situazione, diedi inizio all’operazione salvataggio. Puntai, quindi, alla valorizzazione del settore giovanile; chiamai come allenatore Pasquale Del Giudice, della nazionale ferrovieri, che era stato in panchina con il Bari, e puntai pure su giocatori lecchesi come Fausto Ripamonti ed Enrico Valsecchi”.


 Valerio Somasca, regista dell'estate 1983

La Calcio Lecco affrontò un’estate di austerità; il ritiro precampionato in località montana non avvenne; la squadra si radunava presso l’hotel Croce di Malta di piazza Garibaldi, per poi raggiungere lo stadio Rigamonti per gli allenamenti. “Devo ricordare – prosegue Valerio Somasca – il trattamento di favore che mi riservò in albergo la famiglia del proprietario, il compianto dottor Luigi Negri. Non furono molti, purtroppo, i lecchesi che capirono la gravità della situazione interna alla squadra di calcio. Ricordo che mi furono molto vicini il massaggiatore Giancarlo Tonelli, venuto a Lecco chiamato da Ceppi, i medici Lorenzo Testi ed Alfredo Spandri, Luigi Dell’Oro di Civate che si offrì volontariamente alla manutenzione dell’impianto, Pierluigi Cattaneo, addetto agli arbitri, Maria Alini, con la famiglia e il genero Carluccio Brambilla, la segretaria Nicoletta Scaioli”.


 La tabella riassuntiva del campionato 1983/1984, dal libro "Tutto il Lecco, partita per partita"

Il Lecco lottò a denti stretti in quel campionato e riuscì a raggiungere il traguardo della salvezza. Nel corso del torneo all’allenatore Pasquale Del Giudice era subentrato Pierino Prati, già giocatore nel Milan e nella Nazionale. Al termine del campionato 1983/1984, Somasca passò la società alla nuova cordata guidata dai costruttori Frigerio, che provenivano dalla Brianza. “Da allora – ha dichiarato più volte Somasca – non mi sono più interessato del calcio e del Lecco; sono uscito profondamente amareggiato dopo un anno di fatiche per la freddezza dimostrata da ambienti che potevano dare una mano e anche dal comportamento di alcuni tifosi”.
Alla domanda “come può uscire il Lecco da questa situazione?” Somasca rispose: “Bisogna trovare nuovi mecenati come è stata la famiglia Ceppi nello storia del calcio bluceleste. Occorrono persone che con passione e disponibilità siano disposte a versare soldi perché è inutile pensare che le spese di una società possano essere sostenute dagli incassi delle partite e dagli sponsor della pubblicità”.
A.B.
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