Calcio Lecco, 'buone notizie' dalle motivazioni del Tar ma il debutto in campionato slitta. Ufficiale il ritorno di Fracchiolla

Le motivazioni del Tar del Lazio, pubblicate nelle scorse ore, non lasciano dubbi, scagionando ancor di più il club bluceleste: in sostanza il termine del 15 giugno era inapplicabile per la Calcio Lecco, che pochi giorni fa si è vista accogliere il ricorso - il secondo presentato in questa calda estate di carte bollate - per la partecipazione al prossimo campionato di Serie B, conquistato sul campo dopo la vittoria dei Playoff e poi messo pericolosamente in bilico dalle note vicende burocratiche e giudiziarie che hanno coinvolto anche altre società, tra cui il Perugia che, dopo aver ottenuto il 7 luglio una "vittoria" inattesa al Collegio di Garanzia dello Sport, aveva appunto costretto le Aquile a muoversi con il Tribunale Amministrativo.
In sintesi, nelle motivazioni si legge che lo slittamento di una settimana dei Playoff di Serie C - dall'11 al 18 giugno - ha reso oggettivamente impossibile al Lecco il rispetto della scadenza del 15 giugno per il deposito della documentazione sullo stadio scelto per le partite casalinghe in cadetteria (la deadline del 20 riguardava solo le eventuali integrazioni), mentre se la società avesse beneficiato della famosa proroga di nove giorni non avrebbe avuto alcun problema. Tanto che il 23 ha provveduto a completare tutti gli adempimenti richiesti, presentando anche i documenti per l'uso dello stadio Euganeo di Padova che nel frattempo era risultato l'unico disponibile ad accogliere la squadra in attesa dei lavori di adeguamento del "Rigamonti-Ceppi".
"Ad avviso del Collegio risulta evidente, alla stregua di una interpretazione non formalistica e di buona fede – ossia ragionevole – che i termini del 15 e del 20 giugno 2023 siano stati fissati dalla FIGC sul presupposto della conclusione dei play off in data 11 giugno 2023", si legge tra le 21 pagine di motivazioni del Tar. "A questo punto bisogna chiedersi se e quale rilevanza abbia avuto il venir meno di questo elemento presupposto, con lo spostamento al 18 giugno 2023 dell'ultima partita dei play off. Ad avviso del Collegio la risposta è una sola: detto evento rende semplicemente inapplicabile il termine del 15 giugno 2023 – che è quello “primario”, come tale munito di apposita sanzione pecuniaria – alla società che abbia concluso vittoriosamente i play off successivamente allo spirare del medesimo; di conseguenza viene travolto anche il termine per integrazioni del 20 giugno, con ciò configurandosi nei confronti del Lecco la corrispondente inesigibilità". "E nel caso di specie - si legge in un altro stralcio - la società ha ultimato gli adempimenti necessari il 23 giugno, quindi dopo solo cinque giorni dalla conclusione dei play off, dimostrando la disponibilità fattuale e giuridica dello stadio di Padova per l’avvio del campionato nel rispetto del menzionato termine di nove giorni".
Un'ulteriore buona notizia, dunque, che consolida la posizione della Calcio Lecco ma non rende comunque possibile ai blucelesti iniziare la propria stagione in Serie B - la prima dopo cinquant'anni - nei tempi "normali". In attesa del Consiglio di Stato, che si esprimerà in maniera definitiva il 29 agosto (salvo anticipazioni), i blucelesti sono infatti stati "esclusi" dal calendario delle prime tre giornate, che li avrebbero messi di fronte, nell'ordine, al Pisa (in trasferta), allo Spezia (in casa) e al Como, nel derby infrasettimanale sulla sponda opposta del Lario. Plausibilmente a rischio per via dei tempi ristretti anche il quarto turno, quello con il Catanzaro, motivo per cui ora l'ipotesi più probabile è che il debutto possa avvenire solo a metà settembre, considerando anche la pausa Nazionali che farà "saltare" il week-end calcistico dell'8 e 9. L'avversaria in casa - ironia della sorte - sarebbe una tra Reggina e Brescia, ovvero le due squadre in attesa del verdetto definitivo del Consiglio di Stato che stabilirà chi andrà a occupare l'ultima "casella" mancante del tabellone di Serie B.
Una notizia, quella del debutto ritardato, forse nemmeno troppo negativa per il club del patron Paolo Leonardo Di Nunno, che avrà così più tempo per rinforzare la rosa e portare avanti i lavori allo stadio di via don Pozzi dopo i ritardi causati dalle vicende giudiziarie. A questo proposito cruciale potrebbe rivelarsi il ritorno del direttore sportivo Domenico Fracchiolla, classe 1984, che dopo due stagioni in bluceleste, in cui ha posto le basi della squadra attuale, e la parentesi di un anno alla Virtus Francavilla ha firmato un nuovo contratto con il Lecco, come ufficializzato pochi minuti fa.
B.P.
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