Bellano: 355 anni fa le lacrime della Madonna, celebrazione al Santuario di Lezzeno
"Glorioso anniversario". Così ha definito don Emilio Sorte, parroco di Bellano, la 335^ ricorrenza dalla lacrimazione della Beata Vergine di Lezzeno.
Prima di concludere ha inoltre espresso l'auspicato che il Santuario in cui oggi si è celebrato l’anniversario possa divenire un giorno “luogo di spiritualità, dove risplende la fede”.
Rifacendosi alla preghiera riportata dietro l’immagine della Madonna di Lezzeno don Emilio invitato i presenti a chiedere "che la fede cresca per far sorridere Maria, che sarà vicina a tutti e insieme camminerà verso il regno dei cieli”.
Ad ascoltarlo un santuario gremito, con la presenza del sindaco Antonio Rusconi, del gonfalone comunale e di tanti fedeli accorsi per questo importante giorno.
La nicchia sopra l'altare con il tondo in gesso da cui sono sgorgate le lacrime di sangue
Alcuni ex voto
“Maria ha dato un segno della sua predilezione per questa terra e per questa umanità, ha lasciato un messaggio grande: condividere le paure, le fatiche e le sofferenze del suo popolo” ha detto il sacerdote prima di iniziare la celebrazione, per poi proseguire a spiegare che “le lacrime di sangue, come un momento doloroso ma, se Lei piange con noi significa che non ci abbandona, ci è vicina”. Una vicinanza che si è manifestata il 6 agosto del 1688, quando, ad un contadino del posto, di ritorno dal lavoro, passando davanti ad una cappella, al cui interno si trovava un tondo in gesso con l’immagine della Madonna, recitando l’Ave Maria, notò che la Madonna piangeva lacrime di sangue. Dopo aver avvisato i parenti ad il parroco, fu avvisato anche notiziato di Milano. Dopo 2 anni, il 6 agosto del 1690, venne posta la prima pietra del Santuario, al cui interno, in una nicchia sopra l’altare, è stato collocato il tondo in gesso con l’immagine di Maria.Nel presbiterio si possono notare gli ex voto che negli anni i devoti alla Madonna di Lezzeno hanno lasciato in segno di ringraziamento.
Nell’omelia don Emilio ha ricordato come, tutti i giorni, siamo chiamati a condividere con Maria il cammino e “dopo 335 anni Maria non smette di soffrire perchè i figli degli uomini e fratelli di suo figlio Gesù non apprezzano il dono di Dio, non sanno gioire, non sanno scegliere la via del bene ma, si lasciano illudere e si lasciano imbrogliare da mille lucine e mille voci e non seguono la parola del Figlio suo”. Ha poi continuato spiegando il senso della lacrimazione come partecipazione fino in fondo allo “smarrimento, al dolore e alle sofferenze e alle sofferenze dei suoi figli”. Non resta che stringerci tutti verso Lei nel cammino fino a Gesù, come “testimoni di questa grande grazia”. Prima di concludere ha inoltre espresso l'auspicato che il Santuario in cui oggi si è celebrato l’anniversario possa divenire un giorno “luogo di spiritualità, dove risplende la fede”.
Rifacendosi alla preghiera riportata dietro l’immagine della Madonna di Lezzeno don Emilio invitato i presenti a chiedere "che la fede cresca per far sorridere Maria, che sarà vicina a tutti e insieme camminerà verso il regno dei cieli”.
Ad ascoltarlo un santuario gremito, con la presenza del sindaco Antonio Rusconi, del gonfalone comunale e di tanti fedeli accorsi per questo importante giorno.
M.A.