Amarcord: quando il Lecco andava in ritiro con gli azzurri (del ciclismo)

Il ritiro precampionato 1960/1961, il primo in serie A dei blucelesti del Lecco, avvenuto presso le terme di Introbio in Valsassina per iniziativa del sindaco Nino Cugnasca, ha avuto un seguito presso le terme di Tartavalle, in Comune di Taceno.
All’inizio del campionato 1966/1967, terzo ed ultimo in serie A del Lecco, la preparazione precampionato avvenne presso la storica fonte termale di Tartavalle, già conosciuta all’inizio del Novecento, tanto che la fermata ferroviaria alla stazione di Bellano era associata alla denominazione Tartavalle. C’erano, infatti, le carrozze con cavalli che, sullo sterrato e polveroso tracciato che saliva verso la Valsassina, accompagnavano i clienti verso le terme. Queste ultime,  negli anni ’60 del Novecento, avevano visto un deciso rilancio dopo un periodo di oblio, grazie all’iniziativa del dott. Mantegazza di Milano.
Il Calcio Lecco era allenato da Angelo Piccioli, già in anni precedenti alla guida dei blucelesti, ad iniziare dallo storico campionato 1959/1960, che portò i lariani per la prima volta in serie A, con Torino a Catania.

Titolo di un giornale sulla prima settimana di ritiro a Tartavalle

L’acquisto maggiore dei blucelesti del presidente Mario Ceppi, nel corso dell’estate 1966, è stato Antonio Valentin Angelillo, argentino naturalizzato italiano, che per quanto riguardava i campionati nazionali presentava un prestigioso curriculum: nei nero-azzurri dell’Inter aveva disputato 113 partite, con 68 reti; nei giallo-rossi della Roma arrivò a 106 partite con 27 marcature. Purtroppo Angelillo nel campionato disputato a Lecco non è stato all’altezza della sua fama. Il bilancio fu di 22 incontri ed una sola rete in campionato. Ve ne furono due in coppa Italia. Il Lecco tornò subito in serie B ed anche Angelillo lasciò la società bluceleste.


Gruppo del Lecco Club


Densa di entusiasmo era stata la preparazione nel ritiro di Tartavalle Terme, nell’’aria ossigenata della grande pineta che circonda l’albergo così prestigioso per le vacanze di fine Ottocento ed inizio Novecento, con vicende da belle époque. Non mancavano nelle ore diurne, ma anche in quelle serali i tifosi che raggiungevano Tartavalle per essere vicini alla squadra nel precampionato e non mancando di sostare per un bicchiere di acqua ferruginosa utile per la salute.

Servizio stampa sulle terme di Tartavalle, ritiro di campioni del calcio e del ciclismo

Nell’agosto 1966, nel verde di Tartavalle, i blucelesti del Lecco trovarono tra gli ospiti la nazionale di ciclismo che si preparava ai mondiali su strada. Per completare la preparazione degli azzurri in vista del titolo iridato venne ideato, grazie a Renato Corbetta dell’ELMA, con Fiorenzo Magni commissario tecnico, il gran premio della Valsassina che si disputò in circuito su un anello stradale, con partenza ed arrivo a Pasturo. Nel territorio di questo ultimo Comune, sul fondovalle del Pioverna, era stata organizzata la prima edizione della Sagra delle Sagre, giunta quest’anno alla 58^ edizione.
Il primo gran premio della Valsassina vide la solitaria vittoria di Felice Gimondi. La gara ha visto quattro edizioni, con le vittorie, dopo quella di Gimondi, di Panizza, Bitossi e Polidori.

Interpellati dai giornalisti lecchesi nel ritiro di Tartavalle i giocatori blucelesti avevano manifestato il massimo impegno nel prossimo campionato che si annunciava difficile, visto gli squadroni partecipanti. Purtroppo è stato così. Restano, però, i ricordi di un bel ritiro precampionato nella cornice accogliente di Tartavalle e delle sue terme con il richiamo nascosto di storie e leggende sussurrate dall’esteso bosco che circonda la località.
A.B.
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