Quando nevicò in agosto
Il record di altitudine spetta alla Madonna della neve sul Gran Sasso, a 2200 metri, presso Campo Imperatore, noto nella storia d’Italia per le vicende dell’estate 1943, quando atterrarono nella località anche alianti tedeschi con forze speciali d’assalto. Ma tutte le chiesette “della neve” sono situate ad alta quota. Nei giorni 4 e 5 agosto sono in festa, ricordando la notte del 363 quando Papa Liberio vide in sogno un’eccezionale nevicata d’estate ricevendo anche il misterioso invito di erigere una chiesa dove sarebbe caduto il candido manto. La neve scese a Roma, sul colle Esquilino, dove è stata costruita la basilica di Santa Maria Maggiore.
Alla Madonna della neve è dedicata la chiesetta ai Piani Erna, guglia avanzata del monte Resegone, nel territorio parrocchiale di Acquate-Lecco. E’ stata voluta nel 1700 dai “bergamini” che salivano ai monti per il pascolo estivo delle mandrie. La chiesetta venne seriamente colpita nel rastrellamento nazista dell’autunno 1943 contro le nascenti formazioni partigiane per la lotta di Liberazione. La chiesetta è stata restaurata nel 1965 quando entrò in funzione la funivia che sale da Versasio.
Festa della Madonna della neve anche a Vendrogno, presso il santuario costruito per ringraziare la protezione dei residenti dopo la peste del 1630, in una zona salvata dal flagello della mortale epidemia.
La Madonna della neve è festeggiata anche nella frazione Mezzacca di Cassina, in Valsassina, come ai Piani di Artavaggio., presso il rifugio Castelli.
Alla Madonna della neve è dedicata la casa per anziani di Premana. Il marmo dove è scolpita la “bianca” patrona viene da Carrara, dalle famose cave delle Alpi Apuane. E’ un dono di premanesi lontani ma che mantengono vivi e continui legami cone la “madre patria”.
E’ stato già ricordato che il 5 agosto assume dal 1836 particolare solennità nel Comune valsassinese di Introbio, dove si rinnova la tradizione del voto alla Madonna per la protezione dalla terribile epidemia di colera che aveva colpito la valle.
Alla Madonna della neve è dedicata la chiesetta ai Piani Erna, guglia avanzata del monte Resegone, nel territorio parrocchiale di Acquate-Lecco. E’ stata voluta nel 1700 dai “bergamini” che salivano ai monti per il pascolo estivo delle mandrie. La chiesetta venne seriamente colpita nel rastrellamento nazista dell’autunno 1943 contro le nascenti formazioni partigiane per la lotta di Liberazione. La chiesetta è stata restaurata nel 1965 quando entrò in funzione la funivia che sale da Versasio.
Festa della Madonna della neve anche a Vendrogno, presso il santuario costruito per ringraziare la protezione dei residenti dopo la peste del 1630, in una zona salvata dal flagello della mortale epidemia.
La Madonna della neve è festeggiata anche nella frazione Mezzacca di Cassina, in Valsassina, come ai Piani di Artavaggio., presso il rifugio Castelli.
Alla Madonna della neve è dedicata la casa per anziani di Premana. Il marmo dove è scolpita la “bianca” patrona viene da Carrara, dalle famose cave delle Alpi Apuane. E’ un dono di premanesi lontani ma che mantengono vivi e continui legami cone la “madre patria”.
E’ stato già ricordato che il 5 agosto assume dal 1836 particolare solennità nel Comune valsassinese di Introbio, dove si rinnova la tradizione del voto alla Madonna per la protezione dalla terribile epidemia di colera che aveva colpito la valle.
A.B.