PAROLE CHE PARLANO/136

Orizzonte

Tempo permettendo, l'estate dovrebbe essere la stagione più favorevole per scrutare gli orizzonti che delimitano i nostri paesaggi marini o montani. 
L'etimologia della parola orizzonte va ricondotta al latino horizontis, che deriva a sua volta dal greco orizontos, participio presente del verbo orizein, delimitare. 
A dispetto di quanti si divertono a immaginare ancora una Terra piatta, se guardiamo con attenzione un orizzonte marino, lì dove acque e cielo finiscono per confondersi, si riesce a notare non una linea retta, ma una leggera forma ad arco. I nostri antenati, che se ne intendevano più degli odierni terrapiattisti (il greco Eratostene nel III sec. a.C. aveva già calcolato con estrema precisione il raggio terrestre), avevano in effetti unito alla parola orizontos il termine kiklos, cerchio, per alludere proprio alla sfericità del nostro pianeta e agli orizzonti per niente rettilinei. 
Inutile, forse, sottolineare come questi lontani confini ci spingano da sempre a immaginare i nostri progetti e le nostre aspirazioni future, spazi reali o dell'anima ancora inesplorati. Senza dimenticare, come ci suggerisce il poeta latino Orazio, che "una delle peggiori tragedie dell'umanità è quella di rimandare il momento di cominciare a vivere. Sogniamo tutti giardini incantati al di là dell'orizzonte, invece di goderci la vista delle aiuole in fiore sotto le nostre finestre". 


PER RILEGGERE LE PRECEDENTI PUNTATE DELLA RUBRICA, CLICCA QUI
Rubrica a cura di Dino Ticli
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.