Lecco: cena di mezza estate al Circolo Pio X di Rancio

E’ stata una simpatica e familiare “cena di mezza estate” quella svoltasi presso il Circolo Pio X nel quartiere lecchese di Rancio, riservata ai soci del circolo stesso e promossa del gruppo “gite culturali”.

L’organizzazione del convivio è stata “casalinga”, ovvero cuochi e camerieri sono stati reclutati tra i volontari soci del Pio X. Il menu della serata è stato apprezzato con antipasto rustico, gnocchetti tirolesi, vitello tonnato, macedonia di frutta, vino, dolce e caffè.

La vista dei partecipanti ha potuto allungarsi nella calda serata estiva lungo la vallata del Gerenzone, il corso d’acqua delle fabbriche e del lavoro lecchese, dove è sorta la tradizione dei tirabagia e la canalizzazione artificiale della Fiumicella per alimentare “mulini di fabbrica” per una storica lavorazione del ferro. Un patrimonio nobile di dedizione e di impegno lungo tutta la vallata del Gerenzone sino allo sbocco dello stesso corso d’acqua nel Lario tra le antiche contrade lecchesi della Maddalena e della Malpensata..

Il Circolo Pio X può ricordare quest’anno i 125 anni della sua fondazione, voluta da imprenditori e lavoratori che si riconoscevano in una matrice di cammino cristiano. Una lapide ricorda all’ingresso il centenario del 1998. Venne inaugurata dall’allora presidente il compianto Enrico Erba che è stato anche consigliere comunale di Lecco. In tale ruolo si è distinto un altro presidente del Pio X, Giannino Mauri, fratello maggiore del popolare Bigio, rocciatore di grandi imprese.

Giannino, alpino, capo gruppo dell’ANA Monte Medale di Rancio, è stato il promotore della prima fiaccolata delle penne nere,  prenatalizia sulle pendici del San Martino l’antivigilia di Natale del 1973, con meta la cappelletta bianca e poi il rifugio Piazza.

Tutti ricordi e memorie che al calar della sera, il brindisi finale della cena ha voluto evidenziare, con l’augurio di un rinnovato impegno ad operare tra la gente per una struttura di tempo libero solidale ed aperta.
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