Civate: tanti fedeli in chiesa per un commosso grazie a don Gianni, in partenza per il meratese

''Sono consapevole, e lo ero sin dal mio primo giorno qui, che questa comunità non mi appartiene ma questo non rende meno difficoltoso oggi il nostro saluto''. Sono le parole commosse che don Gianni De Micheli ha rivolto alla comunità di Civate durante la consueta messa domenicale. Approdatovi nel 2009, da prima come amministratore parrocchiale, ha servito la parrocchia sempre con grande impegno e dedizione. A testimoniarlo i numerosissimi cittadini che questa mattina si sono recati in piazza della Chiesa per salutarlo.

Alcune immagini della funzione di questa mattina a Civate

''Mi piace rievocare un'immagine forte, tratta dal Vangelo, in cui si parla di questa perla preziosa che brilla per la comunità, e nel mare della nostra vita è gettata una rete che ci permette di raccogliere i frutti. È un'immagine molto forte che ci permette di comprendere non solo chi siamo agli occhi di Dio ma soprattutto che cos'è una comunità. Quello che in questi anni ha segnato il mio percorso e il mio ministero è proprio questa ricerca: qual è la pietra preziosa per cui spendersi? Per me in questi anni lo è stata la comunità, il lavorare insieme per creare un noi, mettendomi al servizio della comunione. Ho cercato dunque di prendere sul serio questa parola, e farla diventare l'essenziale nella mia vita'' ha detto commosso salutando tutti i presenti.

Ricordando i primi mesi in seminario, lo stupore di una nuova comunità, ma anche le paure e le difficoltà che in così tanti anni si sono susseguite. Ciò che lo ha spinto ad entrare in seminario è stata certamente la voglia di fare della generosità la sua più grande passione. Generosità e determinazione gli sono state per tutti questi anni alleate fedeli. È certo che lo accompagneranno anche in questo nuovo inizio che dal primo settembre lo vedrà responsabile della comunità pastorale Beata Vergine Addolorata di Paderno, Robbiate e Verderio.

"L'unica cosa che mi aspetto da voi è che continuiate a pregare per me e a vedere la comunità come un'immensa ricchezza. È importante fare sempre spazio al nuovo, accoglierlo comprendendo che non siamo acqua stagnante ma siamo immersi in una corrente di comunità. Manteniamo vivo questo stupore, che in noi si genera rinnovandosi poi con l'altro. Sono consapevole di non esser riuscito ad arrivare a tutti in questi anni, pur essendo uno strumento al servizio della comunità, e di questo sono dispiaciuto, ma vi assicuro che ho fatto del mio meglio. Vorrei chiudere questa celebrazione con un gesto simbolico, lasciandovi come segno di profonda riconoscenza la veste che mi ha accompagnato in questi lunghi, e bellissimi, anni" ha aggiunto salutando i presenti.

Molto commossi anche i saluti istituzionali del sindaco Angelo Isella che lo ha ringraziato a nome di tutta la comunità e personalmente per il sostegno mai venuto a mancare. "Sento la responsabilità di rappresentare con questo saluto l'immenso sentimento di gratitudine che anima tutti gli abitanti di Civate. Sei stato con noi quattordici anni, anni intensi in cui sei stato uno di noi e ti abbiamo sentito sempre al nostro fianco. Ricorderemo sempre l'amore e l'impegno che hai dedicato alle associazioni ed alle persone di questo paese, stando vicino alle famiglie, ai giovani, agli anziani delle nostre due case di riposo. Grazie per la tenerezza con cui hai accompagnato i nostri morti, e l'immensa gioia con cui hai accolto i nuovi nati. Grazie per la tua passione per la bellezza, la cultura, con cui hai valorizzato il patrimonio di cui viviamo" ha aggiunto il primo cittadino, ricordando anche i mesi drammatici della pandemia, in cui l'amministrazione ha potuto contare sull'appoggio del parroco.

Il sindaco ha aggiunto poi un ringraziamento personale: "Ti ringrazio per la tua umanità e generosità, mi hai fatto crescere e mi hai accompagnato in questi anni, non solo in qualità di sindaco ma prima di tutto come persona. Un grazie non sarà mai abbastanza".
A seguire la sala oratoriale ha ospitato un gustoso rinfresco per un momento di saluti e di festa.
Sa.A.
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