Valmadrera: Negri e Mancini presentano i loro libri
Nel tardo pomeriggio di giovedì 27 luglio, nel cortile del Centro Culturale Fatebenefratelli, ha avuto luogo il secondo incontro della rassegna "La Valmadrera che scrive", che intende promuovere e far conoscere autori locali
Ha quindi avuto inizio la presentazione del libro di Fausto Negri, che dialoga con Ofelia Dell'Oro. L'autore inizia a scrivere 10 anni fa durante le notti insonni, dopo aver letto “Io uccido” di Faletti. E scopre una forte passione. Ha dato alle stampe tre racconti, tutti polizieschi-noir, ispirati al cinema e ai fumetti più che ai romanzi, caratterizzati da uno stile “fluido” e per la trama veloce e scorrevole, tutta dialoghi e azione. Il suo terzo libro mantiene queste caratteristiche e si intitola il Bacio di Giuda. L’autore ha in programma un quarto volume con lo stesso poliziotto protagonista, ma un’ambientazione diversa: vuole far trasferire il suo personaggio dall’America alla zona di Lecco e Valmadrera.
È seguita la presentazione del libro di Corrado Mancini, che dialoga con Katia Sala. "Senz'aria" parla del periodo in cui l'autore è stato in fin di vita perché malato di Covid. Mancini vuole con il suo testo "fare memoria": se di solito si cerca di dimenticare le brutte esperienze passando oltre, questo libro vuole fissare i pensieri di quei giorni per non dimenticarli e non farli dimenticare ai lettori.
A chiudere, l'intervento dell'assessore alla Cultura Marcello Butti che afferma che la condivisione non è importante solo per gli autori che si mettono in gioco, ma anche per i lettori-spettatori che si riescono a ritrovare nelle parole e nelle esperienze altrui, sentendosi meno soli, tutti un po’ più simili.
Intervenendo per i saluti, il vicesindaco Raffaella Brioni ha fatto presente che l’amministrazione ha fortemente voluto questi appuntamenti, da intendersi come parte di un piccolo Festival alla prima edizione (le prossime amplieranno forse il raggio di interesse).
È seguita la presentazione del libro di Corrado Mancini, che dialoga con Katia Sala. "Senz'aria" parla del periodo in cui l'autore è stato in fin di vita perché malato di Covid. Mancini vuole con il suo testo "fare memoria": se di solito si cerca di dimenticare le brutte esperienze passando oltre, questo libro vuole fissare i pensieri di quei giorni per non dimenticarli e non farli dimenticare ai lettori.
A chiudere, l'intervento dell'assessore alla Cultura Marcello Butti che afferma che la condivisione non è importante solo per gli autori che si mettono in gioco, ma anche per i lettori-spettatori che si riescono a ritrovare nelle parole e nelle esperienze altrui, sentendosi meno soli, tutti un po’ più simili.