Lecco: ripresi i lavori per la strada per Campo de' Boi. 'Su un tracciato diverso dal primo seguito'

Sono ripresi in questi giorni i lavori di realizzazione della nuova strada di collegamento tra Falghera e Campo de’ Boi, alternativa a quella già esistente. Strada al centro di contestazioni e polemiche, ma anche di un contenzioso tra i proprietari dei terreni e delle costruzioni della località alle falde del Magnodeno.

I lavori eseguiti in questi giorni, su un tracciato differente rispetto a quello seguito in prima battuta

Anzi, il nuovo collegamento è figlio proprio del mancato accordo sull’utilizzo di quello già esistente di proprietà della famiglia Manzoni. La quale nell’autunno dello scorso anno aveva presentato un esposto al Corpo forestale – che lo aveva poi inoltrato alla Procura, nel quale si rilevava come la strada realizzata per circa ottocento metri degli oltre novecento complessivi fosse difforme dal tracciato previsto dal progetto.

In chiaro la strada autorizzata, in verde il tracciato seguito - secondo i Manzoni - prima dello stop ai lavori

Una prima conseguenza dell’esposto è stata appunto l’interruzione dei lavori e il ripristino dei tratti ritenuti scorretti. Un ripristino che saranno le autorità preposte a stabilire se effettuato con tutti i crismi. E’ innegabile che gli alberi sono stati tagliati e di altri sono state danneggiate le radici.

Da parte loro, i fratelli Martina e Nicola Manzoni, affidatisi all’avvocato Paolo Faini, nei prossimi giorni presenteranno una memoria integrativa dell’esposto proprio per segnalare la ripresa dei lavori rettificando il tracciato laddove sono state riscontrate le difformità rispetto al progetto. «Un intervento di rettifica – sostiene lo stesso avvocato Faini – che conferma quanto sostenuto nell’esposto dai miei assistiti».

Da parte sua, il legale ribadisce la necessità che il Comune intervenga direttamente. Sollecitato un paio di settimane fa, l’assessore Giovanni Cattaneo replicò affermando che il municipio non avesse titolo, trattandosi di un intervento privato effettuato su terreni privati.

Un tratto interessato dai primi lavori, ripristinato

Circostanza che Faini continua a contestare, rilevando come invece ci si trovi proprio di fronte a una violazione della legge sugli interventi edilizi (richiamandosi in particolare all’articolo 44 del testo unico). Del resto – si fa notare – proprio nell’agosto dello scorso anno i tecnici comunali, accompagnati dalla polizia locale e dallo stesso assessore effettuarono un sopralluogo sul cantiere della strada. Come dire: o fu inappropriato quel sopralluogo o lo è invece l’attuare stare ad aspettare l’eventuale responso della magistratura a seguito dell’esposto.

Gli interventi eseguiti negli ultimi giorni

Da parte sua, Cattaneo faceva notare come proprio a fronte delle segnalazioni di difformità il Comune avesse sollecitato le opportune verifiche al consorzio degli “Amici di Campo de’ Boi” che riunisce una quarantina di proprietari di terreni e baite e che ha promosso la realizzazione della nuova strada, la cui costruzione è stata autorizzata nel 2021 e i cui lavori sono stati affidati a una impresa di Calolziocorte.

Non sono escluse ulteriori sorprese. Certo è che fra il consorzio e i Manzoni le distanze ormai sembrano essere incolmabili. Gli uni e gli altri si accusano a vicenda di essere responsabili del mancato accordo per l’utilizzo della strada già esistente e realizzata alla fine degli anni Cinquanta del Novecento e del fallimento di un tentativo di mediazione in sede giudiziaria. Nel frattempo cresce anche il disappunto dei molti frequentatori dei sentieri e degli ambientalisti, come testimoniato da alcune scritte in pennarello sui pannelli informativi collocati nei boschi.
D.C.
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