L'architetto Ottavio Federici
Dal lavoro alla pensione senza soluzione di continuità: sempre alla stessa scrivania. L'architetto Ottavio Federici, figura storica tra le fila del personale dipendente del Comune di Calolziocorte, responsabile del settore Servizi al Territorio, ha raggiunto il traguardo del meritato ritiro ma lo ha tagliato uscendo dalla porta del Municipio per rientrare, di fatto, come si usa dire, dalla finestra. Dalla fine del mese di giugno risulta infatti in quiescenza, ma in concreto non ha mai smesso di prestare servizio, avendo accettato di continuare a seguire i bandi PNRR per conto dell'Ente pubblico da consulente, a contratto. Da esterno, dunque, nelle pieghe di una nuova possibilità offerta per l'appunto a professionisti in pensione per alleggerire il carico sul personale dipendente, in un Comune - come quello di Calolzio - perennemente sotto organico stante i blocchi alle assunzioni in vigore che non permettono di tamponare il turn over e di reperire quelle figure che potrebbe concorrere a far funzionare meglio la macchina organizzativa, come per esempio un referente per i servizi informatici, figura di cui in piazza Vittorio Veneto si avverte la mancanza. Tornando a Federici, dunque, ha scelto di restare, garantendosi anche una entrata extra. Fatturerà le proprie prestazioni all'Ente che salderà poi con risorse proprie, risparmiando. Come spiegato infatti da Gabriese Sancassani, nuovo responsabile dell'area finanziaria, questi contratti per personale in quiescenza volti a seguire i bandi PNRR devono trovare copertura o nel quadro economico delle opere stesse o con risorse di bilancio. Nel caso specifico, si percorrerà la seconda via con la maggiore spesa – per le fatture di Federici – compensata con la minore spesa – per lo stipendio sempre di Federici, non sostituito nella pianta organica con altro dipendente – con la prima più leggera della seconda, in favore dunque delle casse del Comune.
A.M.